Le promesse del governo: riduzione del cuneo fiscale e agevolazioni per le famiglie
Le promesse del Governo sul taglio al cuneo fiscale e sugli aiuti per le famiglie sono arrivati, per voce del premier Enrico Letta, dal Festival dell'Economia di Trento
L'Italia guarda con apprensione alla seconda metà del 2013 e con speranza rivolge l'occhio all'inizio del 2014, quando tutti i dati congiunturali indicano ripresa economica, anche se debole e timida.
Al grido d'allarme del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi - "Il Nord è sull'orlo di un baratro economico che trascinerebbe tutto il nostro Paese indietro di mezzo secolo" - il governo risponde ribadendo le sue priorità d'azione.
[Enrico Letta - Priorità: abbassare il costo del lavoro]
Il contesto in cui l'esecutivo opera è fortemente influenzato da dinamiche europee che come primo e principale effetto hanno quello di mettersi in conflitto con la sovranità nazionale. Con il fiscal compact, per esempio, i Paesi avranno l'obbligo di inserire nella loro Costituzioni, il principio del pareggio di bilancio, con oneri particolarmente gravosi per i conti pubblici degli Stati, sia per rispettare i vincoli che per rientrare da eventuale sforamenti.
[Enrico Letta - No rinegoziazione Fiscal Compact]
A tenere banco comunque è la crisi finanziaria che continua a imperversare: Letta punta il dito contro la mancanza di una guida politica a livello europeo, che al pari degli Stati Uniti, possa intervenire tempestivamente e in tempo reale. Il momento cruciale è stato quando la Banca centrale europea, nel settembre 2012, ha varato lo scudo anti-spread per l'acquisto illimitato dei titoli di stato dei paesi in difficoltà. Decisione che sarebbe potuta arrivare molto tempo prima.
[Enrico Letta - Il rigore non è la principale causa della crisi]