NAVIGA IL SITO

Onestà: è la politica migliore?

Variazioni storiche sul tema dell'etica. Tra letteratura, sociologia ed economia. Boccaccio, Cervantes, Sombart e Weber...

di La redazione di Soldionline 19 mag 2008 ore 17:23

In tutti gli studi sociologici è pacifica una tipologia storica di semplificazione: a cavallo tra il Basso Medioevo e l'inizio del Rinascimento l'attività mercantile si esprime in maniera sempre più estesa e pervasiva, in concomitanza con una crescente coscienza antropocentrica dell'uomo. È in quest'epoca che si realizza una rivoluzione culturale che modifica la percezione del mondo ed il modo di rapportarsi con esso.

Max Weber trova nell'Etica protestante lo spirito del capitalismo, il suo contemporaneo Werner Sombart anticipa le date e si sofferma sullo ‘spirito di mercatura' del Basso Medioevo. Ambedue considerano determinanti di un'epoca ‘lo spirito di...', come ha detto la sociologa italiana Egeria di Nallo.

La propensione all'attività produttiva e mercantile e un certo modo di gestirle è visto come un elemento fondante di un'epoca. Il tutto è accompagnato dallo sviluppo di una nuova ragione: si riscoprono le scienze pure, rinasce la geometria (Newton dirà che ‘le figure geometriche giacciono latenti nello spazio'). Le scienze vengono applicate alla Terra. Fiorisce la città, una città fatta di torri e di cattedrali, di case e di strade, di mura, di ordine politico e così prendono vita i primi Comuni e, in Germania, le Leghe Anseatiche.

Eppure tra Weber e Sombart c'è una differenza profonda se non abissale: partono entrambi dalla borghesia, come elemento sociale che caratterizza il modo moderno, eppure Weber sottolinea in tutto il suo trattato Etica protestante e spirito del capitalismo (1904) l'elemento continuo dell'etica che sopraffà l'elemento più strettamente economico di Sombart (Parentesi: è stato Sombart a coniare per primo il termine Capitalismo - che Marx non usò mai - nei suoi sei libri sul Moderno Capitalismo 1902).

Per Weber lo spirito del capitalismo nasce dall'etica e, in particolare, dalla predestinazione protestante: se sta scritto che ‘il giusto vivrà di sola fede', allora non si pone il problema cattolico delle opere di fede ‘ultramondane' che portino alla salvezza. Il protestante vivrà di ‘ascesi inframondana'(dice Weber)! L'individuo protestante è il primo a vivere sulla Terra. Eppure non è privo di rapporti umani e di valori morali: anzi mai come nella città si creano relazioni tra gli uomini e ci si rende conto che il miglior modo di risparmiare e di far soldi è quello di vendere con onestà: si fanno soldi in modo etico, honesty is the best policy.

Weber, pertanto, si contrappone in tutto e per tutto al Sombart dell'individuo che gioca per amore del rischio, che descrive l'imprenditore come l'avventuriero dell'avventura del capitalismo, che determina relazioni per il solo gusto di rischiare e che volentieri rinuncerebbe a qualsiasi regola di mercato.

Ed ora due rimandi letterari, il primo mi sembra più vicino a Sombart e all'uomo profittatore, il secondo all'etica di Weber. Sono opinioni personali, s'intende.

...La prima novella del Primo giorno del Decameron si apre con le avventure di Ser Ciappelletto e con la sua ‘falsa confessione'. Dice Di Nallo: ‘che il Boccaccio abbia potuto pensare, narrare e scrivere la novella di Ser Cappelletto pare emblematico dello spirito del tempo'. Ser Ciappelletto è stato un pessimo uomo in vita, ma viene reputato santo in punto di morte, grazie al suo sproloquio di elogi alla propria persona e falsità in confessione (!). Ser Ciappelletto ragiona e vede il mondo secondo la sua ragione, che è quella dell'utilità. Il critico letterario Vittore Branca nel suo saggio Boccaccio Medievale, parla, non a caso, di ‘ragion di mercatura' di Ser Ciappelletto. La nuova ragione dell'uomo antropocentrico che fa assumere anche al Dio che deve perdonare la logica del computo e del calcolo. Dirà Ciappelletto: un tiro mancino in più o in meno a Dio non cambia niente: ‘io ho, vivendo, tante ingiurie fatte a Domeneddio, che per farnegli io una ora [...] né più né meno ne farà'.

Curiosità: la frase ‘honesty is the best policy' è attribuita a Miguel De Cervantes ed al suo Don Chisciotte (Tomo II - Cap, XXXIII). In verità l'autore non ha mai riportato una frase del genere (almeno, io non l'ho trovata...), potrebbe essere, però che essa derivi dal senso generale del pezzo. Dove Sancio Pancia si augura di trattare con onestà i suoi sottomessi una volta divenuto governatore dell'isola di Baratta (!). Tra l'altro anche il Don Chisciotte, romanzo picaresco del 1605, è maestoso paradigma del cambiamento di un'epoca: non esiste più il cavalier cortese, Chisciotte è innamorato di una contadina (Dulcinea)... e l'uomo nuovo combatte anche contro i mulini a vento.

Riferimenti bibliografici:

Boccaccio Giovanni - Decameron - Milano - Mursia - 2000.
Branca Vittore - Boccaccio Medievale - Firenze - Sansoni - 1956.
Cervantes Miguel De - Don Chisciotte - Torino - Einaudi - 2005.
Di Nallo Egeria - Razionalità, Simulazione, consumo - in Sociologia della Comunicazione 6/1984 - Milano - Franco Angeli.
Sombart Werner - Il capitalismo moderno - Torino - Utet - 1978.
Weber Max - L'etica protestante e lo spirito del capitalismo - Milano - Rizzoli - 1991.

Collabora con noi. Chiunque può collaborare allo sviluppo di Soldionline. L'unica condizione è avere delle conoscenze e delle idee, e la voglia di condividerle con gli altri. E che queste idee riguardino la finanza e i suoi dintorni. Per proporsi basta scrivere a marcodelugan@soldionline.it.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.