USA: boom dei fondi Fondi Options-Based
Un primo dato importante è che gli strumenti di Risparmio gestito che hanno come focus le Opzioni sono passati da una decina di fine anno 2000, a 119 del dicembre 2014, totalizzando 46 miliardi di $ in asset under management
di Redazione Soldionline 24 feb 2015 ore 11:00A cura di WeOptions
Sono stati pubblicati i risultati di uno studio condotto dal “Institut for Global Asset and Risk Management” su 14 anni di storia e performance di Fondi, Fondi chiusi ed ETF USA che utilizzano le opzioni come asset class principale delle loro strategie. Emerge ancora una volta un dato inconfutabile: le opzioni abbattono il rischio dei Portafogli e delle Asset Allocation mediamente del 30%.
Tuttavia, un primo dato importante è che gli strumenti di Risparmio gestito che hanno come focus le Opzioni sono passati da una decina di fine anno 2000, a 119 del dicembre 2014, totalizzando 46 miliardi di $ in asset under management. In particolare, da fine 2008 è evidente un deciso incremento dei Fondi, mentre si verifica un crescita esponenziale degli ETF solo negli ultimi 3 anni.
Ciò che emerge dallo studio è che Gli Options-Based fund e la strategia passiva BXM in covered call hanno abbattuto la volatilità, il rischio (espresso dalle standard deviation) del benchmark di riferimento, l’Indice S&P 500, mediamente del 25/30%, a fronte di una performance media annua similare.
Se il confronto viene esteso a gli indici azionari internazionali (MSCI) o all’indice delle commodity (GSCI), a fronte di rendimenti medi annui raddoppiati delle strategie con le options possiamo anche notare un dimezzamento della volatilità. La maggior protezione che forniscono le strategie con le options è evidenziata anche dalla forte riduzione del massimo drawdown, ovvero la massima perdita che gli Indici analizzati hanno subito nel corso di questi 14 anni. Mentre il massimo drawdown dell’S&P 500 è stato del -50,9%, la massima oscillazione negativa ella strategia Covered Call è stata del -35,8%. Il CBOE S&P 500 BuyWrite Index (BXM) è una strategia passiva, un vero e proprio Indice di Borsa costruito con la combinazione di Acquisto delle azioni del S&P 500 e la Vendita mensile reiterata delle relative opzioni CALL at-the-money. Rappresenta il Benchmark delle strategie attive Covered Call Writing.
Nello studio si evidenzia come dal 1988 al 2015 il premio mensile medio che si è incassato dalla vendita di call della strategia BXM è stato dell’1,8% rispetto al valore del sottostante (S&P 500). Un reddito mensile elevato che viene garantito dalla strategia passiva grazie alla volatilità implicita delle opzioni.
In effetti nell’arco temporale di ben 25 anni è stato calcolato che il livello medio del VIX, ovvero della volatilità implicita delle opzioni a 30 giorni dell’Indice S&P 500 è stato del 20%, mentre la volatilità media realizzata effettivamente dall’Indice è stata del 18,8%: ciò dimostra che le opzioni vengono sistematicamente prezzate in maniera eccessiva dal mercato, a tutto vantaggio di chi le vende incassando i premi, come accade nella strategia Covered Call.
Per approfondire le implicazioni che derivano direttamente dallo studio, vai sul Video cliccando sul Banner, mentre per acquisire le maggiori potenzialità di una gestione attiva in Covered Call, il 27 febbraio a Milano abbiamo in programma il nostro seminario sull’argomento.