Titoli di stato e tassi
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Brutto segnale per i bond a tasso fisso: ritornano di moda le emissioni di obbligazioni indicizzate ai tassi a lungo termine, note anche come 'CMS-linked bond'. La loro affermazione come famiglia di strumenti risale al 1998 ed era coincisa con un momento in cui i rendimenti erano ai minimi di sempre. I volumi erano culminati nella prima parte del 1999, per poi diminuire, fino a quasi ad azzerarsi, nel corso del 1999-2000.
Questa tipologia di emissioni (che paga una cedola pari ad una certa percentuale dei tassi a lungo termine, spesso con un minimo garantito) pur avendo una cedola variabile, risente negativamente ed in modo apprezzabile di eventuali rialzi nei tassi di interesse. |
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Obbligazioni corporate
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Pochissime le nuove emissioni in euro di aziende negli ultimi giorni ed in programma per la prossima settimana. Le poche operazioni portate sul mercato sono di matrice bancaria o finanziaria. In particolare, si segnalano discreti volumi solo per le assicurazioni, specie per strumenti subordinati in grado di rafforzarne i mezzi patrimoniali: Allianz, il leader tedesco del settore (che in Italia controlla Ras), ha collocato obbligazioni per 4 miliardi di dollari, in tre diverse emissioni. L'assicuratore tedesco sta cercando di sistemare i propri conti dopo anni molto difficili. Continua comunque a conservare un ottimo rating, pari a Aa3 e AA- (sulla carta non subordinata). |
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High Yield
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Due emittenti europei stanno emettendo in questi giorni e sembrerebbe che entrambi abbiano ottenuto la ormai nota 'approvazione ex art. 129' della Banca d'Italia (ricordo che non si tratta di un bollino di qualità, ma semplicemente di una autorizzazione alla vendita di bond sul territorio italiano).
Mauser, fabbricante austriaco di packaging industriale (rating: B, solo di Standard & Poor's) collocherà 175 milioni a 8 anni.
Kabel BW, che opera nella distribuzione di trasmissioni via cavo, sta emettendo carta subordinata a dieci anni con un rating di CCC/Caa1. |
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Paesi emergenti
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L'agenzia Interfax di fax riferisce di un rumour di mercato: Gazprom, grandissimo produttore russo di petrolio e gas, si preparerebbe a lanciare un'emissione, che, per quanto io possa ricordare, dovrebbe essere una delle maggiori di sempre di provenienza dall'Est Europa e dalla Russia in particolare. S tratterebbe di obbligazioni per complessivi 1,9 miliardi di dollari Usa. Non ci sono dettagli sui tempi o sulle caratteristiche dei bond.
Intanto dall'Argentina arriva la notizia che le riserve della banca centrale in divisa estera hanno raggiunto i 20 miliardi di dollari, ai massimi dopo il default. Tuttavia, l'importo rappresenta la metà del controvalore raggiunto nel 2000. |
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