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Stabile il premio per il "rischio-Italia"

di Redazione GirlPower 30 set 2005 ore 10:33
GRANDE NOVITA'
Le quotazioni dei corporate bond
e da oggi 3 nuovi titoli

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ATTENZIONE!
la tabella sui rendimenti dei bond dei paesi emergenti con riferimento all'Argentina, è stata modificata, inserendo al posto dei due vecchi bond in default, i due bond (eur e usd) denominati "par" e di recente emissione. I rendimenti sono calcolati in relazione alla durata media del bond (2033), che rimborsa il capitale in venti rate semestrali a partire dal 2030 e fino al 2038 (scadenza finale), pertanto nel modo più corretto.



Titoli di stato e tassi

Volendo fare il punto sulla situazione del credito Italia, non posso che segnalare la straordinaria stabilità del mercato del debito pubblico, che non sembra assolutamente reagire alle difficoltà finanziarie o alla crisi in essere tra governo e Banca d'Italia. Chi riceve questa newsletter può seguire senza difficoltà l'andamento dell'indicatore più significativo della percezione del rischio del nostro debito pubblico da parte dei mercati: il differenziale di rendimento tra BTP e titoli di stato tedeschi a dieci anni, che chiamo 'premio per il rischio Italia'.
Voglio specificare che quella calcolata su Soldionline non è una semplice differenza tra il rendimento del nostro BTP più liquido a dieci anni e quello del suo omologo tedesco. Una semplice sottrazione tenderebbe, infatti, a non tenere conto delle differenti durate finanziarie dei singoli titoli. A titolo di esempio, oggi molti stanno calcolando il rischio di credito Italia, prendendo a riferimento il differenziale di rendimento tra il BTP 3,75% 1/8/2015 e il BUND 3,25% 4/7/2015, dalla durata leggermente inferiore al nostro BTP (questi due rendimenti li trovate comunque su Soldionline nella parte sui rendimenti lordi dei titoli di stato dei vari paesi). Nel calcolo del rischio che trovate su Soldionline, invece, tale differenza di durata viene neutralizzata e corretta per arrivare ad un dato maggiormente affidabile e lineare, anche perché i titoli da prendere a riferimento cambiano spesso e, se non si tiene conto che il mercato si riferisce anche a durate finanziarie diverse, si introduce un elemento di disturbo. Ad oggi il differenziale tra le due misure è molto limitato (20 centesimi la misura 'corretta', contro i 21 della semplice differenza di rendimento), ma non è detto che sia sempre così.







Obbligazioni corporate

DaimlerChrysler, almeno per metà, è una società americana. Tra i giganti dell'auto di quel paese è rimasta l'unica ad avere dei conti in relativa salute e a conservare un rating 'investment grade' (espressione che potremmo tradurre come 'da raccomandare per l'investimento'). Ha fatto di tutto per non farsi coinvolgere nei guai dei due principali rivali nordamericani, Ford e General Motors. In particolare, per rassicurare le agenzie di rating, sta mantenendo ingenti risorse a disposizione per i momenti di difficoltà: oltre a cassa per 12 miliardi di dollari, potrebbe reperire quasi 40 miliardi da linee di credito non utilizzate e che le banche non possono cancellare all'improvviso, nonché da cessioni di crediti commerciali, almeno secondo le dichiarazioni del suo direttore finanziario, Bodo Webber, al circuito Bloomberg.
Webber aspira addirittura a migliorare la valutazione creditizia della società portandola a A/A2, dagli attuali rating di BBB per Standard & Poor's (che è l'agenzia meno ottimista su DaimlerChrysler), A3 per Moody's e BBB+ per Fitch.
Non sarà facile. L'azienda non se la passa bene, persino nella componente europea, che è sempre stata una miniera di utili, ma che sembra essersi esaurita, almeno provvisoriamente. Agli storici problemi della divisione Smart, si sono aggiunti problemi di basse vendite nel fiore all'occhiello, Mercedes, marchio un po' in crisi di qualità e di immagine commerciale.
I bond pagano per questo rendimenti generosi se paragonati a quelli di altre società dello stesso rating o dello stesso settore. Rispetto alle francesi Peugeot (rating A/A3/A-) e Renault (rating BBB+/Baa1/BBB+), il rischio di credito verso Daimler è considerato, rispettivamente, tre e due volte più rischioso, secondo le quotazioni rilevate sul mercato dei derivati su credito. Rispetto al concorrente storico sulle auto di alta gamma, BMW, il differenziale è di 3,5 volte.





High Yield

Nessuna grande novità sul nuovo bond Fiat che dovrebbe essere lanciato a breve per il significativo importo di 750 milioni di euro.
Continuano ad esserci emissioni a buone condizioni per gli emittenti, anche da parte di società senza rating. Da segnalare il notevole flusso di nuove operazioni in arrivo da società ucraine, russe e della ex-Unione Sovietica.







Paesi emergenti

Non si può non segnalare l'eccezionale performance dei titoli argentini che continuano a guadagnare terreno anche in una fase di rialzo dei rendimenti a lungo termine come quella registrata negli ultimi giorni. I nuovi discount bond in euro emessi nell'ambito della ristrutturazione hanno ormai valicato con facilità la soglia della parità, essendo scambiati attorno a 102; i Par Bond in euro, i preferiti dagli investitori italiani che hanno aderito all'offerta, valgono 39. In pratica, chi ha consegnato i titoli nella ristrutturazione, tra interessi e valore di mercato dei bond, può oggi dire che ha recuperato più del 40% del nominale in cui aveva investito.




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