Rapporto Debito/PIL: un’analisi dei principali paesi
Il rapporto tra il debito di un paese e il suo Prodotto Interno Lordo (PIL), è considerato l’indicatore più importante per valutarne la solidità finanziaria
di Redazione Soldionline 22 ott 2009 ore 15:01
Articolo a cura di JCAssociati.it
Non è un mistero che l’Italia, proprio a causa dell’elevato rapporto Debito/PIL, sia da ormai diversi decenni un paese considerato finanziariamente vulnerabile.
Con i massicci interventi a sostegno delle economie e del sistema bancario però, negli ultimi 12 mesi molti altri paesi sono significativamente peggiorati su questo fondamentale economico. Ci sembra quindi interessante verificare il valore di questo rapporto nei principali paesi occidentali, confrontandolo poi con i rendimenti dei rispettivi titoli di stato decennali, e in particolare con lo “spread” rispetto ai tassi interbancari swap.
Nella tabella che segue quindi è evidenziato l’andamento del rapporto Debito/PIL negli ultimi anni.
Come emerge abbastanza chiaramente dalla tabella precedente, il rapporto Debito/PIL è decisamente aumentato in tutti i paesi presi in considerazione.
Questo indica un generale peggioramento della solidità e sostenibilità finanziaria, che dovrebbe avere come conseguenza un aumento in termini assoluti dei rendimenti dei titoli di stato.
Relativamente alle differenze tra i vari stati, gli ultimi due anni e le previsioni per il 2010 segnano una lieve diminuzione del differenziale tra l’Italia e gli altri paesi europei. L’unico paese che su questo dato risulta essere peggiore dell’Italia è il Giappone. Va però tenuto presente che il Giappone dispone di un enorme massa di riserve valutarie. Se si considerano anche quest’ultime, andando così a rapportare il Debito Netto (e non complessivo) rispetto al PIL, la situazione del Giappone risulta assai meno critica, mentre in termini relativi quella dell’Italia peggiora ulteriormente, dato che il nostro Paese dispone di relativamente poche Riserve Valutarie rispetto agli altri paesi.
Venendo infine a confrontare il rapporto Debito/PIL con il rendimento e (soprattutto) lo spread dei rispettivi titoli decennali, possiamo notare una correlazione tutt’altro che perfetta, come mostrano le tabelle seguenti.
A parte l’Italia, per la quale c’è una notevole corrispondenza tra dimensione del rapporto “Debito Netto/PIL” e ampiezza dello “spread”, per alcuni altri paesi questa corrispondenza è tutt’altro che perfetta.
In particolare il Giappone, nonostante un “rapporto” molto alto, ha uno “spread” molto basso, mentre la Francia, nonostante su questo fondamentale abbia numeri molto buoni, ha uno “spread” abbastanza elevato.
Nel caso della Gran Bretagna invece, lo “spread” negativo dei titoli di Stato non è tanto indicativo del buono stato delle finanze dello Stato britannico, quanto del pessimo stato delle banche UK (assai peggiore rispetto a quelle dell’Europa continentale), che contribuisce ad elevare il livello dei tassi swap in sterline.
Per concludere, è evidente che sui titoli di stato sono numerosi i fattori che contribuiscono a determinarne il rendimento, il rapporto Debito/PIL è solo uno di questi; tuttavia sulla base di questa semplice valutazione, i titoli di Stato francesi ci sembrano decisamente interessanti in termini di rapporto rischio/rendimento.
· fornire analisi e commenti indipendenti sui mercati finanziari, attraverso Report periodici e interpretazioni in tempo reale dei principali avvenimenti economici;
· segnalare corrette strategie di investimento attraverso "Portafogli Consigliati" aggiornati in tempo reale. Per corrette strategie di investimento si intende un insieme di scelte che consentano un'adeguata distribuzione dei rischi e diano la possibilità di ottenere rendimenti superiori alla media del mercato;
· contribuire ad una maggiore consapevolezza degli investitori sulle opportunità, i rischi, gli errori e i casi di disinformazione più frequenti del mondo del risparmio;
· aggiornare gli abbonati sui principali temi normativi, legali e fiscali legati al mondo del risparmio.
Il servizio JC Investimenti non promette rendimenti favolosi ma mette in condizione gli iscritti di effettuare le scelte di investimento con maggiore cognizione di causa, evitando situazioni che potrebbero mettere a rischio la consistenza del proprio patrimonio.
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Non è un mistero che l’Italia, proprio a causa dell’elevato rapporto Debito/PIL, sia da ormai diversi decenni un paese considerato finanziariamente vulnerabile.
Con i massicci interventi a sostegno delle economie e del sistema bancario però, negli ultimi 12 mesi molti altri paesi sono significativamente peggiorati su questo fondamentale economico. Ci sembra quindi interessante verificare il valore di questo rapporto nei principali paesi occidentali, confrontandolo poi con i rendimenti dei rispettivi titoli di stato decennali, e in particolare con lo “spread” rispetto ai tassi interbancari swap.
Nella tabella che segue quindi è evidenziato l’andamento del rapporto Debito/PIL negli ultimi anni.
Come emerge abbastanza chiaramente dalla tabella precedente, il rapporto Debito/PIL è decisamente aumentato in tutti i paesi presi in considerazione.
Questo indica un generale peggioramento della solidità e sostenibilità finanziaria, che dovrebbe avere come conseguenza un aumento in termini assoluti dei rendimenti dei titoli di stato.
Relativamente alle differenze tra i vari stati, gli ultimi due anni e le previsioni per il 2010 segnano una lieve diminuzione del differenziale tra l’Italia e gli altri paesi europei. L’unico paese che su questo dato risulta essere peggiore dell’Italia è il Giappone. Va però tenuto presente che il Giappone dispone di un enorme massa di riserve valutarie. Se si considerano anche quest’ultime, andando così a rapportare il Debito Netto (e non complessivo) rispetto al PIL, la situazione del Giappone risulta assai meno critica, mentre in termini relativi quella dell’Italia peggiora ulteriormente, dato che il nostro Paese dispone di relativamente poche Riserve Valutarie rispetto agli altri paesi.
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In particolare il Giappone, nonostante un “rapporto” molto alto, ha uno “spread” molto basso, mentre la Francia, nonostante su questo fondamentale abbia numeri molto buoni, ha uno “spread” abbastanza elevato.
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Per concludere, è evidente che sui titoli di stato sono numerosi i fattori che contribuiscono a determinarne il rendimento, il rapporto Debito/PIL è solo uno di questi; tuttavia sulla base di questa semplice valutazione, i titoli di Stato francesi ci sembrano decisamente interessanti in termini di rapporto rischio/rendimento.
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