MF scrive che alcuni analisti vedono scarse probabilità di successo per le azioni legali avviate dal commissario Bondi nei confronti di Banca Intesa e Unicredit. Lo stesso quotidiano riporta che i piccoli azionisti che hanno perso tutto con il crac Parmalat potrebbero beneficiare delle richieste di risarcimento se andasse a buon fine l\'ipotesi allo studio del Ministero dell\'Agricoltura. Nel dettaglio, l\'idea è di offrire un warrant per partecipare ad un eventuale aumento di capitale a pagamento. Se la proposta dovesse concretizzarsi, i titoli verranno assegnati solo agli investitori privati (ad esclusione quindi degli istituzionali e di Tanzi) per un importo pari al 7% circa quindi approssimativamente la media dei recovery ratios. L\'articolo di MF specifica che gli spazi di manovra della proposta sono ancora tutti da chiarire e che in passato, solo nel caso del Banco Ambrosiano Veneto, gli ex azionisti sono riusciti a recuperare in parte quanto investito. Al momento il concordato prevede per i creditori la distribuzione di un warrant per ciascuna azione della nuova Parmalat fino alle prime 650 azioni possedute. Ciascun warrant da diritto ad acquistare una azione della nuova Parmalat del valore nominale di un euro nel corso dei prossimi 10 anni.
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