Misuriamo il rischio al secondo Btp Italia
La seconda delle tre tranche di Btp Italia, collocata nel giugno 2012, è stata quella che ha ottenuto minor successo con una raccolta totale di 1,7 miliardi di euro
di Redazione Soldionline 6 mar 2013 ore 14:30
La seconda delle tre tranche di Btp Italia, collocata nel giugno 2012, è stata quella che ha ottenuto minor successo. La prima raccolse 7,29 miliardi di euro, la seconda (di cui misuriamo il profilo di rischio con lo strumento di MoneyController) 1,7 miliardi di euro mentre la terza si chiuse con 18,02 miliardi di euro di richieste.
CONSULTA le quotazioni del BTP ITALIA 11-Giugno-2016
La simulazione evidenzia questi risultati:
Il rendimento atteso annuo è pari al 2,38%. Ricordiamo che il rendimento atteso esprime una probabilità di rendimento futuro, proiettando i dati del passato.
Il Value at Risk a un anno del titolo in questione è pari al 14,49%.
Il VAR esprime la perdita massima che il portafoglio può generare, con una approssimazione del 95%.
In tabella seguente i valori a 15 giorni (3.39%), 3 mesi (7.79%) e un anno (14.49%):
La deviazione standard di questi risultati è pari a 10,93%. Ricordiamo che la deviazione standard misura la volatilità: più il dato è elevato, quindi, più il valore dell’asset subirà oscillazioni sia in positivo che in negativo al variare delle condizioni di mercato.
PER APPROFONDIMENTI: Investimenti e rischio: deviazione standard e VaR
L'Indice di Sharpe è 0,03. L’indicatore valuta la capacità di un titolo o di un portafoglio di titoli di sovraperformare il rendimento dell’attività priva di rischio. Ci permette di valutare se è conveniente “accettare il rischio” ,è detto anche il “premio di rischio” e in questo caso, essendo leggermente positivo, abbiamo a fronte di un rischio elevato un rendimento atteso solo di pochissimo superiore ad un investimento privo di rischio, oggi valutato 2,10%.
La duration dello strumento in oggetto è pari a 3,09. Il dato esprime uno spazio temporale dato dalla media dei flussi futuri (in questo caso le cedole) associati a un titolo obbligazionario a tasso fisso.
CONSULTA le quotazioni del BTP ITALIA 11-Giugno-2016
La simulazione evidenzia questi risultati:
|
Risultati dell’analisi |
Rendimento atteso |
2.38% |
Rischio (V.a.R 1 anno) |
14.49% |
Rischio (Deviazione standard) |
10.93% |
Rischio (indice di Sharpe) |
0.03 |
Il rendimento atteso annuo è pari al 2,38%. Ricordiamo che il rendimento atteso esprime una probabilità di rendimento futuro, proiettando i dati del passato.
Il Value at Risk a un anno del titolo in questione è pari al 14,49%.
Il VAR esprime la perdita massima che il portafoglio può generare, con una approssimazione del 95%.
In tabella seguente i valori a 15 giorni (3.39%), 3 mesi (7.79%) e un anno (14.49%):
La deviazione standard di questi risultati è pari a 10,93%. Ricordiamo che la deviazione standard misura la volatilità: più il dato è elevato, quindi, più il valore dell’asset subirà oscillazioni sia in positivo che in negativo al variare delle condizioni di mercato.
PER APPROFONDIMENTI: Investimenti e rischio: deviazione standard e VaR
L'Indice di Sharpe è 0,03. L’indicatore valuta la capacità di un titolo o di un portafoglio di titoli di sovraperformare il rendimento dell’attività priva di rischio. Ci permette di valutare se è conveniente “accettare il rischio” ,è detto anche il “premio di rischio” e in questo caso, essendo leggermente positivo, abbiamo a fronte di un rischio elevato un rendimento atteso solo di pochissimo superiore ad un investimento privo di rischio, oggi valutato 2,10%.
La duration dello strumento in oggetto è pari a 3,09. Il dato esprime uno spazio temporale dato dalla media dei flussi futuri (in questo caso le cedole) associati a un titolo obbligazionario a tasso fisso.
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