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Levi Strauss emette Bond per ricomprare Bond...

di Redazione GirlPower 25 feb 2005 ore 14:03
GRANDE NOVITA'
Le quotazioni dei corporate bond
e da oggi 3 nuovi titoli

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Titoli di stato e tassi


E finalmente è arrivato lo storno. Nel giro di pochi giorni, a partire dall'8 febbraio, ma con un'accelerazione negli ultimi giorni, i rendimenti sui titoli governativi decennali a tasso fisso dell'area euro sono saliti di oltre 25 centesimi di punto (in termini di prezzo ciò corrisponde, in media, ad una perdita di prezzo del 2%). Non si capisce ancora bene cosa sia stato la causa scatenante di tale movimento. I commentatori fanno riferimento all'elevato prezzo del petrolio (ma si tratta di un ritorno a livelli già registrati) e all'intervento di Greenspan al Senato del 16 e 17 febbraio. In effetti, l'intervento di Greenspan ha messo in evidenza quanto siano bassi i rendimenti negli Stati Uniti, se vengono messi in relazione con le variabili macroeconomiche. Molti operatori hanno visto in quelle parole un segnale di accelerazione degli interventi della banca centrale americana per riportare i rendimenti su livelli meno anomali e sono corsi a vendere titoli a tasso fisso in dollari, ma anche in euro.






Obbligazioni corporate

Poche sono le emissioni in cantiere in questi giorni, probabilmente per l'incertezza che contraddistingue l'andamento dei tassi di interesse, che sono aumentati in modo significativo negli ultimi giorni (vedi sopra). Se si eccettuano i soliti emittenti finanziari (banche e assicurazioni), sono molto poche le società industriali che intendono raccogliere capitali nella prossima settimana. Un'eccezione è rappresentata dall'Enel di cui avevamo parlato in precedenti edizioni di questa newsletter e che sta finalizzando il collocamento di obbligazioni a tasso fisso e variabile, dedicate unicamente agli investitori privati italiani. Come già dettoVi, le condizioni offerte non sono certo clamorosamente favorevoli (si tratta di ottenere un rendimento maggiore, rispetto a similari titoli di stato, di soli 15 centesimi, circa), ma va evidenziata la scelta di mettere sul mercato strumenti semplici e lineari, evitando di collocare titoli poco trasparenti e complessi da valutare.




High Yield

Levi Strauss & Co, il marchio noto in tutto il mondo per la produzione di jeans e di indumenti casual, è da tempo in difficoltà. A breve, comunque, emetterà obbligazioni in dollari ed in euro per complessivi 550 milioni di dollari. Con il ricavato del collocamento, Levi Strauss riacquisterà sul mercato titoli in scadenza nel 2008. Dopo il collocamento di dicembre 2004, la società ritorna sul mercato per un importo consistente, per sfruttare il livello molto ridotto del costo della raccolta (sono ai minimi sia i rendimenti sui titoli governativi, sia il premio di rendimento che le emissioni speculative devono pagare rispetto ai titoli di stato) e i risultati dell'ultimo trimestre che evidenziano una riduzione delle perdite.
Stupisce il fatto che l'azienda pagherà elevatissime spese per emettere nuova carta e riacquistare sul mercato le obbligazioni con scadenza nel 2008 (oneri legali, commissioni di collocamento e per l'asta di riacquisto, etc.): Bloomberg parla di circa 45 milioni di dollari di spese. Evidentemente non si poteva aspettare!







Paesi emergenti

Sarà annunciato a metà della prossima settimana l'esito definitivo dell'offerta di ristrutturazione del debito argentino. L'informazione sarà sicuramente diffusa dai mass media italiani, ma chi volesse verificare il testo completo dell'annuncio deve consultare il sito della società di comunicazione scelta dal governo di Buenos Aires, all'indirizzo http://www.georgeson.com/argentina/index_It.htm .
Fonti ufficiose, riportate da Radio 24 Ore, riferiscono che, all'inizio di questa settimana, le adesioni avrebbero oltrepassato la soglia del 50%.
I titoli di vecchia emissione sono già diventati assolutamente illiquidi e penso che tali resteranno.





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