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Lehman Brothers e il caso Cnp Unicredit Vita

Plus, l’inserto del sabato del quotidiano Il Sole 24 Ore, è tornato sulla vicenda dei rimborsi proposti da Cnp Unicredit Vita per i sottoscrittori delle polizze con sottostante Lehman Brothers. Novità per i tango bond?

di Edoardo Fagnani 6 mar 2009 ore 14:48
Gentili lettori,
per utilizzare in modo corretto questa rubrica è importante tenere presente che:
- la rubrica ha lo scopo di monitorare per voi tutte le notizie importanti che vengono pubblicate settimanalmente sulle società italiane e i principali gruppi internazionali che hanno emesso Corporate Bond; non abbiamo incluso i gruppi più solidi, perché riteniamo del tutto improbabile un loro default;
- la rubrica non intende fornire analisi e valutazioni sulle società emittenti, o notizie specifiche sulle loro emissioni obbligazionarie, ma semplicemente effettuare il monitoraggio della stampa per consentirvi di reperire notizie che magari vi erano sfuggite. Chiaramente spesso da quelle notizie si possono trarre informazioni utili per valutare lo stato di salute della società, e quindi anche eventuali problemi sul rimborso delle emissioni;
- la rubrica è di fatto una rassegna stampa settimanale, quindi non contiene analisi e giudizi di chi la redige. In ogni caso, qualsiasi notizia o commento contenuto nella rubrica non può essere interpretato come sollecitazione a fare o non fare, acquistare o vendere. Qualsiasi decisione di investimento o disinvestimento sarà presa da voi in totale autonomia.


Ecco le notizie pubblicate dalla stampa nella settimana in corso:



Lehman Brothers
Plus, l’inserto del sabato del quotidiano Il Sole 24 Ore, è tornato sulla vicenda dei rimborsi proposti da Cnp Unicredit Vita per i sottoscrittori delle polizze con sottostante Lehman Brothers. Diversi lettori del quotidiano hanno protestato contro le offerte, che non garantiscono la restituzione dell’intero ammontare sottoscritto. I riflettori sono tutti puntati sulla polizza “Performance 5”, in scadenza il 4 aprile del 2009. A questo proposito, Alessandro Pedone, rappresentante dell’Aduc, consiglia di non accettare la proposta di rimborso del 50% del premio investito, in quanto le condizioni di questa polizza garantiscono, comunque, il rimborso del capitale iniziale. Pedone ha dichiarato che, nel caso in cui alla scadenza della polizza la compagnia non adempirà alle obbligazioni, l’Aduc si impegnerà ad assistere i sottoscrittori.
CorrierEconomia, l’inserto del lunedì del quotidiano Corriere della Sera, ha riportato le dichiarazioni di Fabio Picciolini, segretario di Adiconsum, secondo cui non sarebbe conveniente aderire alla proposta formulata per i prodotti “Scudo 42” e “Scudo 72”. A oggi il valore nominale di queste polizze, prossime alla scadenza, è vicino allo zero.
Il Sole 24 Ore di venerdì 6 marzo ha scritto che i liquidatori di Lehman Brothers hanno chiesto a Barclays informazioni sui 3,3 miliardi di dollari passati all’istituto britannico in occasione dell’acquisizione di alcune attività dell’ex colosso finanziario statunitense. I vertici di Barclays hanno precisato che la posizione dei liquidatori è priva di riscontri.

Tango Bond
La Repubblica di martedì 4 marzo ha scritto che la Repubblica Argentina starebbe studiando una transazione definitiva per i possessori delle obbligazioni andate in default nel 2001 e che non avevano aderito allo scambio proposto nel 2005. Il quotidiano ricorda che l’ammontare di questi titoli si aggira intorno ai 25-30 miliardi di dollari, un terzo di questi nelle mani di 200mila risparmiatori italiani.

Parmalat
Parmalat ha comunicato che il Tribunale Federale di New York ha approvato la transazione raggiunta fra Parmalat e la class action. Il tribunale ha “certificato” la classe quale comprensiva di tutti i membri in qualunque parte del mondo e per qualsiasi tipo di domanda nei confronti di Parmalat (e Parmalat S.p.A. in Amministrazione Straordinaria). Parmalat distribuirà 10,5 milioni di sue azioni come definitiva soddisfazione di qualsiasi pretesa fatta valere contro di essa dalla “classe”, da trasferire entro trenta giorni dalla data in cui l’ordine del giudice diverrà definitivo. Secondo quanto scritto su Il Sole 24 Ore di mercoledì 4 marzo la cifra sarebbe inferiore ai 23,4 milioni di euro stabiliti al momento dell’accordo e decisamente minore rispetto agli 8 miliardi richiesti dai creditori. Lo stesso quotidiano ha scritto che il giudice ha ratificato due transazioni da 25 milioni di euro ciascuna, sottoscritte da Bnl e dal Credit Suisse.
Parmalat ha chiuso il 2008 con ricavi in aumento dell’1,2% a 3,9 miliardi di euro (+6,9% a cambi costanti), mentre l’utile netto è rimasto invariato a 673,1 milioni. A fine 2008 la posizione finanziaria netta del gruppo era positiva per 1,1 miliardi di euro, in miglioramento rispetto agli 856 milioni di inizio anno. Il management di Parmalat ha proposto la distribuzione di un dividendo complessivo di 0,173 euro per azione, in crescita rispetto ai 0,159 euro dello scorso esercizio. Il saldo della cedola sarà di 0,096 euro, considerando che nel mese di settembre del 2008 Parmalat aveva distribuito un anticipo di 0,077 euro. L’esborso complessivo della cedola, che sarà staccata il 20 aprile, ammonta a 162,4 milioni. Sulla base dell’attuale situazione del mercato di riferimento, Parmalat prevede di chiudere il 2009 con ricavi netti, a cambi costanti, in aumento del 2-4% con un margine operativo lordo compreso tra i 310 e i 320 milioni di euro, in linea con quello del 2008. I vertici di Parmalat hanno precisato che le risorse in cassa rappresentano un’importante opportunità e non dovranno essere sprecate, alla luce dell’attuale situazione del mercato del credito. Il numero uno del gruppo, Enrico Bondi, non ha fornito novità in merito a un eventuale progetto di integrazione con Granarolo e ha precisato che eventuali acquisizioni saranno valutate qualora si presentassero. Dopo la diffusione dei risultati di bilancio, gli analisti di Banca Akros hanno migliorato il target price sul gruppo di Collecchio, portandolo a 1,71 euro. Gli esperti hanno apprezzato i numeri della società e hanno migliorato le stime sulla redditività per l’esercizio in corso. Banca Akros ha confermato l’indicazione di acquisto del titolo.

Alitalia
Lo scorso week-end i principali quotidiani hanno riportato le dichiarazioni del presidente di Alitalia, Roberto Colaninno. Nel corso del primo incontro con i dirigenti dell’azienda, il manager ha confermato l’intenzione di non cedere a breve il controllo della compagnia aerea e ha ribadito la volontà di crescere sui mercati internazionali. L’amministratore delegato, Rocco Sabelli, ha dichiarato che il tasso di riempimento degli aerei è salito al 59% dal 43% di inizio febbraio e che il tasso di regolarità dei voli è arrivato al 99,5%.
Il commissario straordinario della vecchia Alitalia, Augusto Fantozzi, ha comunicato che il ministero dello sviluppo Economico ha dato il via libera alla procedura di vendita delle partecipazioni detenute in Atitech, Alitalia Maintenance System e Alicos. Gli asset saranno venduti a chi proporrà l’offerta migliore. Secondo quanto scritto su MF di giovedì 5 marzo arriverà a giorni la decisione sulla cessione delle attività Cargo, al momento ancora controllate dalla vecchia Alitalia.
Il Sole 24 Ore di martedì 3 marzo ha scritto che il budget approvato dai nuovi vertici di Alitalia prevede per il 2009 una perdita di 200 milioni di euro nel primo anno di attività della nuova compagnia. Il dato non è stato rivisto dalla precedente previsione, in quanto il calo del prezzo del petrolio potrebbe portare a minori costi del carburante. Le cifre sono state confermate dall’amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli. Lo stesso quotidiano finanziario ricorda che resta ancora da sciogliere il nodo dell’ingresso di AirFrance-KLM nel capitale della nuova Alitalia e la necessità di sostituire il gruppo Marcegaglia, che ha manifestato l’intenzione di uscire dall’azionariato.
Anima Sgr ha curato la promozione e sosterrà inoltre i costi organizzativi dell’Assemblea degli Obbligazionisti Alitalia, convocata dal rappresentante comune, l’avvocato Gianfranco Graziadei. L’Assemblea degli obbligazionisti della compagnia aerea è chiamata a discutere e deliberare sullo stato di avanzamento della procedura di amministrazione straordinaria di Alitalia, sulla possibilità di recupero del credito vantato nei confronti dell’Emittente e sulla valutazione di eventuali iniziative giudiziarie volte a tutelare i diritti degli Obbligazionisti con riferimento al mancato recupero, totale o parziale, del credito vantato nei confronti di Alitalia.
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