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Ce ne parla Nicola Pegoraro

di Redazione Soldionline 2 feb 2007 ore 12:44
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ATTENZIONE!
la tabella sui rendimenti dei bond dei paesi emergenti con riferimento all'Argentina, è stata modificata, inserendo al posto dei due vecchi bond in default, i due bond (eur e usd) denominati "par" e di recente emissione. I rendimenti sono calcolati in relazione alla durata media del bond (2033), che rimborsa il capitale in venti rate semestrali a partire dal 2030 e fino al 2038 (scadenza finale), pertanto nel modo più corretto.




Titoli di stato e tassi


Ha fatto notizia il collocamento da parte del nostro Tesoro di un BTP con scadenza a cinquant'anni e indicizzazione al tasso di inflazione medio della zona Euro. Il bond scadrà il 15 settembre 2057 ed ha un valore nominale complessivo di 1 miliardo di Euro. Il suo rendimento è simile, anche se leggermente inferiore, a quello del BTP 2037 indicizzato all'inflazione: la cedola (rivalutata, come pure il capitale, in funzione dell'inflazione) è pari all'1,85%. Si tratta di un'emissione particolare sotto molti aspetti. In primo luogo, è il primo collocamento a 50 anni del Tesoro (Francia e Germania hanno già emissioni a tasso fisso su quella scadenza e qualche altro paese sta pensando di accodarsi); in secondo luogo, il bond è legato all'inflazione dell'Eurozona e non è a tasso fisso, diventando così il riferimento de facto per nuove emissioni indicizzate all'inflazione a 50 anni; in terzo luogo, l'emissione è stata sottoscritta in blocco da un unico investitore, la tedesca Depfa Bank, specializzata in finanziamenti ad opere pubbliche, attraverso la sua filiale irlandese, tanto che non è possibile registare scambi su questo strumento.









Obbligazioni corporate

Due sono le società in fermento che segnalo questa settimana, entrambe inglesi.
British Airport Authority (BAA), il maggior operatore mondiale di aeroporti, recentemente acquisito dal gruppo spagnolo Ferrovial, potrebbe emettere ca 10 miliardi sterline (ca 15 miliardi di Euro) di nuovi bond, proprio per rimborsare i finanziamenti contratti da Ferrovial per la scalata. Le nuove obbligazioni saranno con tutta probabilità garantite dagli stessi aeroporti gestiti da BAA ( i tre maggiori aeroporti della zona di Londra, Heathrow, Gatwick e Stansted) nonché dalle azioni delle società operative ed avranno probabilmente un rating molto elevato (si dice AAA), in quanto è probabile che l'emittente ottenga anche la garanzia di una assicurazione specializzata in questo tipo di transazioni. I nuovi titoli saranno privilegiati rispetto al debito ordinario della società (che dovrebbe consistentemente ridursi). Oggi il rating di BAA è pari a BBB+/Baa2, con prospettive negative.
Sono, invece, voci non confermate quelle che darebbero per possibile l'acquisizione di J. Sainsbury, la terza catena di supermercati inglesi, da parte di investitori e fondi di private equity. Susciterebbe particolare interesse il fatto che Sainsbury sia proprietario di buona parte dei suoi punti vendita, perché questo faciliterebbe il finanziamento dell'operazione: l'acquirente potrebbe ottenere cassa senza troppi problemi attraverso la cessione degli immobili e la sottoscrizione di contratti di affitto. Oggi Sainsbury ha un rating di Baa3/BBB-, il minimo per potersi definire 'investment grade'.





Paesi emergenti

L'imprenditore egiziano Sawiris, che in Italia ha acquisito l'operatore telefonico Wind-Infostrada, ha perfezionato la maggiore emissione di obbligazioni non-governative della storia egiziana, per il tramite della sua controllata Orascom Telecom, anch'essa operativa nella telefonia mobile in tutto il Nord Africa e parte del Medio Oriente. Si tratta di un bond da 750 milioni di dollari americani, con cedola al 7,875% e scadenza a sette anni. Il rendimento è superiore di 3 punti percentuali a quello di un titolo del tesoro americano. Il rating dell'emissione è abbastanza modesto, essendo pari a B-/B2, ma la domanda è stata tanto notevole (si parla di richieste pari a 10 volte la quantità emessa) che il nominale collocato è stato doppio rispetto alle attese e che il rendimento, previsto superiore all'8%, si è poi ridotto al 7,875%.





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