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Gli obbligazionisti Parmalat sorridono

Gli obbligazionisti Parmalat, clienti di SanpaoloIMI, Bank of America, Credit Suisse e Citigroup, otterrano come risarcimento il 10% del valore dell’investimento

di Edoardo Fagnani 30 ott 2009 ore 10:47
Gentili lettori,
per utilizzare in modo corretto questa rubrica è importante tenere presente che:
- la rubrica ha lo scopo di monitorare per voi tutte le notizie importanti che vengono pubblicate settimanalmente sulle società italiane e i principali gruppi internazionali che hanno emesso Corporate Bond; non abbiamo incluso i gruppi più solidi, perché riteniamo del tutto improbabile un loro default;
- la rubrica non intende fornire analisi e valutazioni sulle società emittenti, o notizie specifiche sulle loro emissioni obbligazionarie, ma semplicemente effettuare il monitoraggio della stampa per consentirvi di reperire notizie che magari vi erano sfuggite. Chiaramente spesso da quelle notizie si possono trarre informazioni utili per valutare lo stato di salute della società, e quindi anche eventuali problemi sul rimborso delle emissioni;
- la rubrica è di fatto una rassegna stampa settimanale, quindi non contiene analisi e giudizi di chi la redige. In ogni caso, qualsiasi notizia o commento contenuto nella rubrica non può essere interpretato come sollecitazione a fare o non fare, acquistare o vendere. Qualsiasi decisione di investimento o disinvestimento sarà presa da voi in totale autonomia.


Ecco le notizie pubblicate dalla stampa nella settimana in corso:



Parmalat
L’agenzia stampa AGI ha riportato la notizia che gli obbligazionisti Parmalat, clienti di SanpaoloIMI, Bank of America, Credit Suisse e Citigroup, hanno raggiunto un accordo per avere come risarcimento il 10% del valore nominale dell’investimento. I risparmiatori appartengono al comitato “Parmalat bond clienti SanpaoloIMI” e rappresentano i due terzi degli obbligazionisti che si sono costituiti parte civile nei procedimenti relativi al fallimento di Parmalat.
La Consob ha comunicato che il 20 ottobre Barclays Global Investors UK ha ridotto al di sotto del 2% la quota detenuta nel gruppo di Collecchio. In precedenza il fondo britannico era accreditato del 2,06% del capitale di Parmalat.
Il gruppo alimentare ha comunicato che, a seguito del procedimento di accreditamento delle azioni e dei warrant ai creditori di Parmalat, successivamente all’approvazione della Proposta di Concordato, il 27 ottobre, il capitale della società è cresciuto da 1.703.143.566 euro a 1.703.229.552 euro.

Risparmio tradito
Plus, l’inserto del sabato del quotidiano Il Sole 24 Ore, ha riportato la notizia che la Corte Suprema di Cassazione ha confermato le sanzioni inflitte a Banca Intesa nell’ambito della negoziazione di titoli per conto proprio, in merito alla vendita delle obbligazioni argentine e Cirio. Secondo alcuni avvocati, questa sentenza favorirebbe i sottoscrittori dei bond, che potrebbero facilmente avere ragione, in un’eventuale causa che li vedrebbe contrapposti agli istituti di credito che hanno venduto questi titoli.

Tango Bond
Il Sole 24 Ore di sabato 24 ottobre è tornato sulla questione relativa alla nuova proposta del governo argentino a favore dei possessori di obbligazioni andate in default, che non avevano partecipato al concambio del 2005. Il quotidiano ha scritto che nei prossimi giorni la Consob riceverà la documentazione relativa alla nuova operazione. Intanto, alcuni investitori, che detengono bond per 10 miliardi di dollari, avrebbero dato il consenso preventivo all’operazione, che prevede l’assegnazione di nuove obbligazioni della Repubblica Argentina, pari al 35% valore nominale dei bond andati in default nel 2001. Il presidente della TFArgentina, l’associazione guidata da Nicola Stock, ha ribadito la contrarietà a questa operazione, definendola peggiore di quella del 2005. Inoltre, Stock ha lamentato la mancata consultazione delle autorità argentine con i piccoli obbligazionisti prima di lanciare la nuova offerta.
Anche Altroconsumo è intervenuta sulla nuova offerta di scambio proposta dalla Repubblica Argentina: http://www.altroconsumo.it/investimenti-e-risparmio/lettera-ai-risparmiatori-coinvolti-nel-crack-argentina-s258763/nm-newsletter-p250293/prm_id_c/3091.htm

General Motors – Ford
Secondo quanto scritto su Milano Finanza sarebbe nuovamente a rischio l’accordo tra General Motors e Magna per il passaggio di controllo di Opel. Il colosso automobilistico statunitense ora sembra intenzionato a mantenere il controllo della casa tedesca.
Il Sole 24 Ore di sabato 24 ottobre ha scritto che General Motors potrebbe prendere una decisione definitiva sulla cessione di Opel nel consiglio di amministrazione in agenda il 3 novembre. Intanto, il colosso automobilistico ha sottoscritto l’aumento di capitale lanciato da Daewoo e ha portato la quota detenuta nel gruppo coreano dal 51% al 70,1%.
La stampa tedesca ha scritto che il nuovo governo continuerà a monitorare l’operazione di vendita di Opel e non esclude la possibilità che la società automobilistica tedesca resti sotto il controllo di General Motors.
Ford ha scelto il consorzio guidato dal gruppo cinese Zhejiang Geely Group Holding come interlocutore privilegiato per la cessione di Volvo.

Lehman Brothers
Il Sole 24 Ore di giovedì 29 ottobre ha scritto che l’utile registrato dal colosso bancario giapponese Nomura nel secondo trimestre dell’esercizio 2009/2010 ha beneficiato dell’acquisizione di alcune attività di Lehman Brothers. Il gruppo finanziario nipponico aveva contabilizzato gli oneri di questa acquisizione nell’esercizio 2008/2009.

Alitalia
Il Messaggero di martedì 27 ottobre ha scritto che la puntualità di Alitalia è in lento ma costante miglioramento. In particolare a ottobre la percentuale di voli arrivati puntuali sulla tratta Roma Fiumicino – Milano Linate si è attestata al 92%, rispetto al precedente 71,5%. Secondo il quotidiano, Alitalia deve ancora lavorare sulla puntualità nella consegna dei bagagli.
Secondo il presidente di Alitalia, Roberto Colaninno, il rilancio della compagnia aerea può dirsi compiuto, evidenziando che il processo non ha subito alcun ritardo sui tempi previsti. L’amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli, si è detto meno preoccupato dalle prospettive degli ultimi tre mesi del 2009, grazie ai risultati ottenuti nel terzo trimestre dell’anno, periodo che dovrebbe essersi chiuso con un pareggio operativo. L’ad ha anticipato che entro la prossima estate Alitalia entrerà nella joint-venture tra AirFrance-KLM e Delta.
Meridie ha comunicato che è stato raggiunto l'accordo in merito al contratto sindacale per la nuova organizzazione del lavoro di Atitech, società interamente controllata da Alitalia Servizi in
amministrazione straordinaria. Tale accordo rappresenta un ulteriore importante passo avanti per la positiva conclusione dell’operazione di acquisizione del 100% di Atitech, che è ancora subordinata all’avveramento di alcune ulteriori condizioni sospensive.
CorrierEconomia, l’inserto del lunedì del quotidiano Corriere della Sera, ha riportato le dichiarazioni di alcuni soci di minoranza di Alitalia, che hanno voluto dare qualche indicazione sulla strategia che dovrà seguire la compagnia aerea nei prossimi mesi. Gli azionisti ritengono che Alitalia debba valorizzare lo scalo di Milano Malpensa e il marchio AirOne come vettore regionale.

Risanamento
Affari&Finanza, l’inserto del lunedì del quotidiano La Repubblica, ha dato ampio spazio all’attuale situazione di Risanamento. Il settimanale ha evidenziato come non si erano mai viste le banche di casa nostra adoperarsi tanto per salvare un immobiliarista. Secondo il pezzo questo potrebbe essere giustificato dai suoi legami con il salotto "buono" della finanza (quello "che va dagli Agnelli a Mediobanca") e con quello "meno buono" degli altri immobiliaristi. Legami che sconsiglierebbero di mettere in piazza le carte del gruppo.
Il Sole 24 Ore di giovedì 29 ottobre ha scritto che il tribunale di Milano deciderà la prossima settimana sull’istanza di fallimento di Risanamento avanzata dalla procura.
MF di venerdì 30 ottobre ha riportato la notizia che le banche creditrici stanno definendo la lista unica per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Risanamento. Nell’elenco ci sarebbe anche Claudio Calabi, amministratore delegato de il Sole 24 Ore.

Safilo
CorrierEconomia e Affari&Finanza hanno dedicato ampio spazio al piano di salvataggio di Safilo promosso dal gruppo HAL. I due inserti hanno analizzati i dettagli del progetto della società olandese.
Secondo quanto scritto su Il Sole 24 Ore di giovedì 29 ottobre, i nuovi azionisti di Safilo hanno dato fiducia all’attuale amministratore delegato, Roberto Vedovotto.

Piaggio
Equita sim ha incrementato a 2,1 euro il prezzo obiettivo sulla società motociclistica, in seguito al miglioramento delle stime sui ricavi e della redditività per il biennio 2010/2011. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Buy” (acquistare).
Banca Akros ha incrementato a 2 euro il target price su Piaggio, sulle aspettative di un buon terzo trimestre. Tuttavia, gli analisti hanno ridotto il giudizio sul titolo da “buy” (acquistare) ad “Accumulate”, in seguito al limitato potenziale di crescita delle azioni, dopo il recente rally.
Mediobanca ha incrementato il prezzo obiettivo su Piaggio, portandolo a 1,95 euro, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il triennio 2009/2011. Gli esperti hanno confermato il rating “Neutrale”.

It Holding
Il Sole 24 ore di domenica 26 ottobre ha intervistato Renzo Rosso, il fondatore di Diesel. Il numero uno della società di abbigliamento ha smentito di essere in contatto con i commissari straordinari di It Holding per rilevare alcune attività della società in amministrazione straordinaria.

Snia
L’assemblea degli azionisti di Snia ha approvato la situazione patrimoniale del gruppo, dalla quale risulta una perdita complessiva pari a 45,9 milioni di euro e riserve negative 3,4 milioni. L’assemblea ha deliberato di aumentare il capitale sociale per un importo massimo di 10 milioni di euro, tramite emissione di massime 333.333.333 nuove azioni ordinarie da offrire in opzione agli azionisti e ai titolari di obbligazioni convertibili della società. L’aumento di capitale sarà finalizzato a garantire il buon esito della procedura di ristrutturazione del debito e il ripristino del capitale a un livello che consenta la prosecuzione dell’attività, dotando la società di mezzi finanziari atti ad assicurarne la continuità aziendale. L’assemblea degli azionisti di Snia ha fissato al 30 giugno del 2010 il termine massimo per la sottoscrizione dell'aumento di capitale e ha attribuito al Consiglio di Amministrazione la facoltà di determinare il prezzo di sottoscrizione dei nuovi titoli, che dovrà essere compreso tra 0,03 euro e 0,06 euro per azione.
Snia ha comunicato che a fine settembre l’indebitamento netto del gruppo era pari a 23,9 milioni di euro, in aumento rispetto ai 22,7 milioni di fine agosto.
La Consob ha comunicato che il 22 ottobre Franco Zorzi ha ridotto al di sotto del 2% la partecipazione detenuta in Snia.

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