Per leggere ogni giorno
le quotazioni dei Corporate Bond italiani
Clicca qui
|
ATTENZIONE!
la tabella sui rendimenti dei bond dei paesi emergenti con riferimento all'Argentina, è stata modificata, inserendo al posto dei due vecchi bond in default, i due bond (eur e usd) denominati "par" e di recente emissione. I rendimenti sono calcolati in relazione alla durata media del bond (2033), che rimborsa il capitale in venti rate semestrali a partire dal 2030 e fino al 2038 (scadenza finale), pertanto nel modo più corretto.
|
Titoli di stato e tassi
|
Il rialzo è arrivato! Il tasso di riferimento della BCE, fermo dal giugno 2003, è stato portato al 2,25%, esattamente come anticipato nei giorni scorsi dal governatore Trichet. Nessun effetto significativo sui rendimenti a lungo termine. |

|
|

|
Obbligazioni corporate

|
Dopo mesi di notizie non confermate e di voci incontrollate, è stata finalizzata l'offerta di acquisto per la danese TeleDanmark, ex-monopolista telecom della patria di Amleto. Gli acquirenti sono un gruppo di investitori di private equity, che rappresentano il gotha del settore: KKR, Apax, Blackstone, Permira e Providence Equity. L'acquisto delle azioni, come è d'uso nelle operazioni di 'Leveraged Buy-Out' (in italiano, 'acquisizioni finanziate con debito'), verrà finanziato in parte preponderante con nuovo indebitamento che graverà sulla stessa società oggetto dell'acquisizione e solo in parte minore con l'apporto di fondi propri.
Come abbiamo raccontato più volte in questa newsletter, un'operazione di questo tipo è molto positiva per gli azionisti della società acquisita (che si vedono offrire un premio sulle quotazioni di borsa), ma è una calamità per gli obbligazionisti, che si ritrovano, all'improvviso, ad avere un'esposizione verso una società con elevato indebitamento (susseguente al leveraged buy-out) e rating 'speculativo', mentre, quando avevano acquistato i bond, la società era solida ed con un rating 'investment grade'. Nel caso di TDC, gli ingredienti sono più o meno questi, anche se gli acquirenti hanno fatto sapere per iscritto che intendono acquistare alla pari le obbligazioni in circolazione. Questo di certo non favorirà i bond con cedola elevata in prossimità della scadenza, ma certo fa tirare un respiro di sollievo ai portatori dell'obbligazione in euro con scadenza 9 dicembre 2011 e cedola al 3,875%, che viaggiava da qualche settimana su valori prossimi ad 85. In tutti i casi, si tratta di una via di usci
ta, se non indolore, almeno accettabile per la maggioranza degli obbligazionisti. Ricordiamo che i bond si erano già deprezzati da alcuni mesi, in quanto era noto che la società era sotto minaccia di Leveraged Buy-Out.
[ |
]
|
High Yield

|
La russa Gazprom, tra i primi gruppi del mondo nell'estrazione e distribuzione di gas e altri idrocarburi, ha intenzione di collocare un bond a sette anni in euro per circa 1 miliardo. Il rendimento del bond dovrebbe superare quello dei nostri titoli di stato di circa 1,2 punti percentuali, attestandosi nella regione del 4,5/4,6%. Il rating dell'azienda russa è pari a BB, per Standard & Poor's, ma è già 'investment grade' per Moody's che valuta la società 'BBB'. Si tratta certamente di un nome di enorme solidità, anche se è ancora in corso la fusione con la rivale Sibneft, recentemente acquisita.
 |
 |
|
Paesi emergenti

|
Cari lettori, non spaventatevi se vedete improvvisamente calare il prezzo dei bond argentini, in quanto dal 29 vengono trattati separatamente le obbligazioni ristrutturate ('par' o 'discount') e i titoli PIL, che danno diritto ad un pagamento in funzione dell'andamento del Pil argentino nei prossimi 30 anni (questi ultimi quotano tra 4,5 e 5). Vale la pena di far notare che, dal momento che la quantità di titoli Pil da ricevere dipende dall'ammontare detenuto in vecchi bond argentini pre-ristrutturazione, a parità di nuovo nominale detenuto, i portatori di bond discount (avendo subito un taglio di due terzi nel nominale detenuto) hanno diritto a ricevere una quantità di titoli Pil pari a tre volte circa quella ricevuta dai portatori di titoli Par (che non hanno subito tagli sul nominale detenuto). Il calcolo non è proprio semplicissimo, ma possiamo dire che lo stacco dei titoli PIL non ha creato grosse discontinuità e che la somma dei controvalori investiti prima e dopo lo stacco resta allineata. Faccio solo notare che lo stacco rende ancora più evidente il disallineamento tra obbligazioni discount e par in euro. Le prime, nonostante la durata legale e finanziaria inferiore, rendono circa 80 centesimi più delle seconde.

|
|
|
Archivio articoli