NAVIGA IL SITO

Deficit di bilancio USA e rendimenti dei Treasuries: analisi storica e prospettive future

di La redazione di Soldionline 1 set 2005 ore 10:31
mercoledì 4 novembre 2004

La probabile rielezione di G. Bush a Presidente degli Stati Uniti riporta di attualità uno degli aspetti più controversi (da un punto di vista di politica economica) dell'Amministrazione degli ultimi 4 anni: l'enorme aumento del deficit di bilancio federale.
Da fine 2000 (inizio dell'amministrazione Bush) ad oggi il deficit federale (la differenza tra entrate e uscite) è passato da +191 mldi di USD a -380 mldi di USD, pari a oltre il 5% del PIL americano. Ovviamente buona parte del deterioramento dei conti è stato causato dalla minore crescita economica e dalla correzione delle borse dopo la 'bolla' di internet, ma sia la riduzione delle tasse che l'aumento delle spese militari e per la sicurezza interna hanno avuto un ruolo assai importante.

Il Surplus/Deficit di uno Stato può per certi versi essere paragonato all'utile/perdita di una società; maggiore è il deficit peggiore sarà a parità di altre condizioni il merito di credito, che dovrà essere compensato da maggiori rendimenti dei titoli obbligazionari. Inoltre lo Stato sarà costretto ad emettere un numero maggiore di obbligazioni mettendo ulteriore pressione sui prezzi.
Questa relazione si può osservare dal grafico sottostante che confronta il livello del deficit di bilancio USA con lo 'spread' tra un Treasury decennale e il tasso interbancario swap di pari scadenza.

Spread Treasury 10y - Swap (scala sinistra) vs Deficit USA (scala destra)


Come si può vedere i due grafici sono praticamente speculari, ad un aumento del deficit corrisponde sempre una minore differenza (negativa) tra il rendimento dei Trasuries e i tassi swap.

Da un punto di vista concettuale questa relazione è abbastanza scontata, tuttavia oltre che osservarla graficamente può essere interessante cercare di quantificare l'impatto sui prezzi dei Treasuries.
Da fine 2000 a oggi, lo 'spread' tra il rendimento dei Trasuries decennali e i tassi swap di pari scadenza (che mette a confronto il merito di credito del Governo Federale rispetto al sistema bancario nel suo complesso) è passato da -1,40% circa a -0,40% circa.
In termini di prezzo questo significa che, se non ci fosse stato il peggioramento del deficit e lo spread fosse rimasto invariato ai livelli di fine 2000, i Treasury decennali sarebbero oggi circa 7 punti più alti.
E' impossibile generalizzare, ma è chiaro che un movimento dei prezzi dei Treasuries di tale portata ha influenzato anche le quotazioni dei titoli obbligazionari europei. La nostra stima, basata su rilevazioni statistiche ed esperienza empirica, è che i titoli decennali europei abbiano subito una correzione di almeno 2 punti percentuali legata al peggioramento dei conti statali USA.
Anche per un investitore europeo quindi, ci sembra importante valutare quali potranno essere gli scenari futuri sul Deficit di bilancio USA.

Dopo la (probabile) rielezione di Bush, sarà quindi molto importante valutare in dettaglio quali saranno le decisioni in merito alla riduzione del Deficit annunciata durante la campagna elettorale.
E' a nostro parere improbabile una forte riduzione del Deficit USA in breve tempo, visto che le spese legate all'invasione dell'Iraq e per la sicurezza nazionale non saranno certamente ridotte, ne saranno alzate le tasse. Lo scenario più probabile e quindi quello di un Deficit stabile o in leggero calo, che sarebbe di fatto neutrale (al meglio) per i Bond.

Se invece si dovesse arrivare ad una soluzione rapida in Iraq e ad un disimpegno delle Forze Armate USA, la riduzione dello sbilancio statale potrebbe procedere a ritmi decisamente più veloci, potenzialmente dimezzandosi in 12-18 mesi. Il recuperio sui Treasuries decennali potrebbe essere tra 2 e 3 punti percentuali.
In questo scenario anche il Dollaro potrebbe aumentare la sua forza relativa sui mercati internazionali e i Treasuries potrebbero diventare un investimento potenzialmente interessante anche per investitori basati in Euro.
Per i Bond europei infine ci sarebbero dei benefici, anche se di portata probabilmente limitata, a meno di scenari francamente poco realistici di un ritorno al pareggio dei conti statali USA.



Leggi gli Articoli precedenti sui Bond


Se vuoi porre le tue domande registrati come free member cliccando qui



JC Investimenti è un servizio di consulenza on-line rivolto a investitori privati e istituzionali realizzato da analisti indipendenti di provata professionalità ed esperienza. I principali obiettivi di JC Investimenti sono:
" fornire analisi e commenti indipendenti sui mercati finanziari, attraverso Report periodici e interpretazioni in tempo reale dei principali avvenimenti economici;
" segnalare corrette strategie di investimento attraverso "Portafogli Consigliati" aggiornati in tempo reale. Per corrette strategie di investimento si intende un insieme di scelte che consentano un'adeguata distribuzione dei rischi e diano la possibilità di ottenere rendimenti superiori alla media del mercato;
" contribuire ad una maggiore consapevolezza degli investitori sulle opportunità, i rischi, gli errori e i casi di disinformazione più frequenti del mondo del risparmio;
" aggiornare gli abbonati sui principali temi normativi, legali e fiscali legati al mondo del risparmio.
Il servizio JC Investimenti non promette rendimenti favolosi ma mette in condizione gli iscritti di effettuare le scelte di investimento con maggiore cognizione di causa, evitando situazioni che potrebbero mettere a rischio la consistenza del proprio patrimonio.
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.