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BTP Italia (nona tranche), analisi di convenienza relativa

Effettuiamo un'analisi comparativa rispetto agli altri BTP; sia quelli a tasso fisso, sia quelli legati all’inflazione europea, sia rispetto all’ultimo BTP Italia con scadenza 2023

di Redazione Soldionline 7 apr 2016 ore 10:16

A cura di Marzotto Sim

Il Tesoro ha collocato la nona tranche del BTP Italia. La cedola fissa è stata determinata in 0,40% mentre la scadenza sarà a 8 anni l’11 aprile 2024. (LEGGI ANCHE: Btp Italia aprile 2024: le caratteristiche)
Ad un prezzo di emissione di 100 quindi, il titolo garantirà un rendimento dello 0,40% a cui si dovrà aggiungere la crescita dell’indice italiano di inflazione (ITCPIUNR).

Effettuiamo quindi una breve analisi comparativa rispetto agli altri BTP
; sia quelli a tasso fisso, sia quelli legati all’inflazione europea (BTP i.l.), sia rispetto all’ultimo BTP Italia emesso con scadenza 2023.
Di seguito il grafico che mette a confronto i rendimenti dei tre tipi di BTP con ipotesi di inflazione 0%, scorporando quindi l’aspetto della crescita sui prezzi. In pratica per i BTP i.l. e BTP Italia, i valori del grafico sottostante rappresentano i rendimenti “di base”.
Per il nuovo BTP Italia (pallino rosso più grande) le valutazioni sono state fatte al prezzo di emissione di 100.

Rendimenti BTP – BTPi.l. – BTP Italia (ipotesi di inflazione 0%)
rendimenti-btp-btpi-l-btp-italia

L’ipotesi di inflazione allo 0% per i prossimi 7-8 anni è decisamente “estrema” e quasi certamente poco realistica
.
Per avvicinarsi a scenari più reali quindi, bisogna aggiungere ai rendimenti dei BTP i.l. e BTP Italia le aspettative di inflazione, la cui stima più condivisa è quella degli inflation swap.

Bisogna quindi aggiungere questi valori, che nel caso dei BTP i.l. riguardano l’indice di inflazione europea, mentre nel caso del BTP Italia riguardano l’indice dei prezzi italiano.
Una circostanza importante da tenere presente è che le aspettative future sull’inflazione italiana sono più basse rispetto a quelle sulla media europea.
Questo evidentemente ha un impatto sui BTP Italia che, per effetto di queste aspettative più basse, devono partire da rendimenti di base più elevati.
Il grafico sottostante ripropone il confronto dei rendimenti, aggiungendo ai BTP i.l. le aspettative sull’inflazione europea e ai BTP Italia quelle sull’inflazione italiana.


Rendimenti BTP – BTPi.l. – BTP Italia (ipotesi di inflazione allineata alle quotazioni degli inflation swap)
rendimenti-btp-btpi-l-btp-italia_1

Dal grafico emerge una situazione evidentemente diversa, con tutti i BTP legati all’inflazione su rendimenti (stimati) superiori rispetto alle normali emissioni a tasso fisso.
In termini relativi, tenendo conto della differente scadenza, il BTP Italia 0,5% 4-2023, seppure ad un rendimento assoluto inferiore, risulta marginalmente più generoso rispetto al nuovo 0,40% 2024 (se valutato al prezzo di 100).
Anche il BTP i.l. 2,35% 9-2024 ci sembra relativamente più interessante, anche considerando la maggiore liquidità dei BTP i.l. rispetto a quella dei BTP Italia.

In conclusione, al prezzo di 100 il nuovo BTP Italia sembra correttamente prezzato e non rappresenta quindi una particolare opportunità di investimento.
Eventualmente, potrebbe essere interessante seguirne l’andamento nelle prossime settimane ed approfittare di una eventuale underperformace.

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