BTP Italia: composizione della domanda per la settima tranche

Nelle scorse ore il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha diffuso i dettagli relativi alla composizione della domanda del settimo BTP Italia con scadenza ottobre 2020.
L’offerta si componeva di due fasi: la prima dedicata agli investitori privati (durata 3 giorni) e la seconda per gli istituzionali (della durata di 2 ore, il quarto giorno).

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BTP ITALIA: CONTRATTI, CONTROVALORI E MEDIE
Per quanto riguarda la prima fase il primo giorni sono stati sottoscritti 50.171 contratto, per un controvalore totale di 2,955 miliardi di euro (una media di quasi 59mila euro per contratto) mentre il secondo giorno sono stati sottoscritti 22.172 contratti per un controvalore padi a 1,081 miliardi di euro (una media di quasi 49mila euro per contratto). Il terzo giorno sono stati perfezionati 10.299 contratti per un controvalore totale pari a 536milioni di euro (una media di poco più di 52mila euro per contratto).
Per quanto riguarda il quarto giorno nelle 2 ore dedicate agli istituzionali, sono stati perfezionarti 359 contratti per un controvalore di 2,933 miliardi di euro (con un a media di 817mila euro per contratto).

BTP ITALIA: LE RICHIESTE DEI RETAIL
Con riferimento alla prima fase del collocamento, degli 82.642 contratti conclusi sul MOT (Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli di Stato di Borsa Italiana) circa il 50% è stato di importo inferiore ai 20mila euro. Se si considerano i contratti fino a 50mila euro, si arriva a circa l’80% del totale relativo a questa fase di collocamento.

Ed ancora il Tesoro informa che il 77% dei sottoscrittori retail ha inoltrato l’ordine attraverso le filiali delle reti bancarie, mentre circa il 23% lo ha fatto attraverso l'home banking. Il dato è in linea rispetto ai precedenti collocamenti. Per quanto riguarda la ripartizione geografica, gli ordini ricevuti durante la prima fase sono stati sottoscritti quasi interamente da parte di investitori retail italiani

BTP ITALIA: GLI ORDINI ISTITUZIONALI
Il ministero indica che il 61% del controvalore relativo alla seconda fase è stato aggiudicato a banche e istituzioni finanziarie, mentre gli asset manager hanno acquistato circa il 22%. La quota sottoscritta da assicurazioni e corporation è stata invece pari al 17%.
Il collocamento del titolo nella Seconda Fase del periodo di collocamento ha visto una presenza dominante di investitori italiani, che ne hanno sottoscritto circa il 96%. Il resto è stato collocato presso investitori esteri europei.