Btp, aumenta l'esposizione delle banche italiane
Salgono 351,6 mld euro i titoli di Stato italiani detenuti dal sistema bancario nazionale. Si tratta del valore più alto dall’inizio della serie storica (1998)
di Redazione Soldionline 9 apr 2013 ore 14:03
Articolo a cura di IG Markets
Salgono 351,6 mld euro i titoli di Stato italiani detenuti dal sistema bancario nazionale. Si tratta del valore più alto dall’inizio della serie storica (1998). Secondo quanto reso noto da Bankitalia sono peggiorate anche le sofferenze bancarie, che hanno raggiunto a febbraio il 18,6% a/a dal 17,5% del mese precedente.
Sono dati emblematici quelli resi noti oggi che giustificano in qualche modo la forte correlazione positiva pre
sente tra l’andamento dei titoli bancari italiani e i Btp. Tenendo conto dell’alta esposizione dei privati, a seguito anche delle recenti operazioni (Btp Italia), si intuisce facilmente come la quota residua in capo agli investitori esteri si stia riducendo sensibilmente.
Purtroppo la prolungata fase di incertezza politica che sta vivendo il nostro Paese potrebbe continuare ad incrementare l’esposizione delle banche italiane sul debito nazionale, tenendo lontano una grossa fetta del mercato costituita dagli operatori internazionali. Neanche gli alti rendimenti sembrano compensare il maggior livello di rischio percepito dal mercato, vista la domanda debole delle recenti emissioni.
Ci aspettiamo che la forte liquidità immessa sui mercati asiatici, a seguito anche delle recenti operazioni espansive della Bank of Japan, possa essere in parte riversata sull’Europa. I recenti cali generalizzati tra i titoli dell’eurozona ne sono un esempio. In questo scenario anche i Btp potrebbero ritornare ad avere quell’appeal tra gli operatori che decidono di fare carry trade.
Salgono 351,6 mld euro i titoli di Stato italiani detenuti dal sistema bancario nazionale. Si tratta del valore più alto dall’inizio della serie storica (1998). Secondo quanto reso noto da Bankitalia sono peggiorate anche le sofferenze bancarie, che hanno raggiunto a febbraio il 18,6% a/a dal 17,5% del mese precedente.
Sono dati emblematici quelli resi noti oggi che giustificano in qualche modo la forte correlazione positiva pre
sente tra l’andamento dei titoli bancari italiani e i Btp. Tenendo conto dell’alta esposizione dei privati, a seguito anche delle recenti operazioni (Btp Italia), si intuisce facilmente come la quota residua in capo agli investitori esteri si stia riducendo sensibilmente.
Purtroppo la prolungata fase di incertezza politica che sta vivendo il nostro Paese potrebbe continuare ad incrementare l’esposizione delle banche italiane sul debito nazionale, tenendo lontano una grossa fetta del mercato costituita dagli operatori internazionali. Neanche gli alti rendimenti sembrano compensare il maggior livello di rischio percepito dal mercato, vista la domanda debole delle recenti emissioni.
Ci aspettiamo che la forte liquidità immessa sui mercati asiatici, a seguito anche delle recenti operazioni espansive della Bank of Japan, possa essere in parte riversata sull’Europa. I recenti cali generalizzati tra i titoli dell’eurozona ne sono un esempio. In questo scenario anche i Btp potrebbero ritornare ad avere quell’appeal tra gli operatori che decidono di fare carry trade.
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