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Bond, la situazione dei titoli in default

Il Sole 24 Ore di domenica 13 dicembre ha fatto il punto sulla situazione dei rimborsi agli obbligazionisti coinvolti nei maggiori default degli ultimi anni

di Edoardo Fagnani 18 dic 2009 ore 15:03
Gentili lettori,
per utilizzare in modo corretto questa rubrica è importante tenere presente che:
- la rubrica ha lo scopo di monitorare per voi tutte le notizie importanti che vengono pubblicate settimanalmente sulle società italiane e i principali gruppi internazionali che hanno emesso Corporate Bond; non abbiamo incluso i gruppi più solidi, perché riteniamo del tutto improbabile un loro default;
- la rubrica non intende fornire analisi e valutazioni sulle società emittenti, o notizie specifiche sulle loro emissioni obbligazionarie, ma semplicemente effettuare il monitoraggio della stampa per consentirvi di reperire notizie che magari vi erano sfuggite. Chiaramente spesso da quelle notizie si possono trarre informazioni utili per valutare lo stato di salute della società, e quindi anche eventuali problemi sul rimborso delle emissioni;
- la rubrica è di fatto una rassegna stampa settimanale, quindi non contiene analisi e giudizi di chi la redige. In ogni caso, qualsiasi notizia o commento contenuto nella rubrica non può essere interpretato come sollecitazione a fare o non fare, acquistare o vendere. Qualsiasi decisione di investimento o disinvestimento sarà presa da voi in totale autonomia.


Ecco le notizie pubblicate dalla stampa nella settimana in corso:



Risparmio tradito
Il Sole 24 Ore di domenica 13 dicembre ha fatto il punto sulla situazione dei rimborsi agli obbligazionisti coinvolti nei maggiori default degli ultimi anni. Il quotidiano finanziario ha scritto che su 9 miliardi di euro di valore nominale delle obbligazioni in questione, sono stati rimborsati solo 2 miliardi, la maggior parte dei quali a favore dei sottoscrittori dei bond emessi da Parmalat. Secondo Il Sole 24 Ore, alcuni risparmiatori sono riusciti a ottenere qualcosa solo dopo aver portato in tribunale gli istituti di credito che avevano venduto le obbligazioni.

Parmalat
I principali quotidiani di sabato 12 dicembre hanno riportato la notizia di un nuovo sequestro di quadri appartenenti all’ex numero uno di Parmalat, Calisto Tanzi. Dodici opere d’arte sono state ritrovate nella villa di Tanzi, mentre altri 26 quadri sono stati rinvenuti nell’abitazione della figlia Francesca. Secondo il comandante della Guardia di Finanza ci potrebbero essere in giro altre opere d’arte facenti capo a Calisto Tanzi e ritiene che quello ritrovato sia solo una piccola parte del cosiddetto tesoro dell’ex numero uno di Parmalat.
Plus, l’inserto del sabato del quotidiano Il Sole 24 Ore, è tornato sulla questione dei quadri sequestrati all’ex numero uno di Parmalat, Calisto Tanzi. Il settimanale ha riportato le dichiarazioni del rappresentante del comitato Parmalat bond clienti SanPaolo IMI, secondo cui l’unica possibilità della procura di Parma è quella di nominare un custode giudiziario dei quadri, in attesa di sapere se gli obbligazionisti potranno incassare qualche euro dalla vendita di queste opere d’arte. Infatti, bisognerà stabilire se i quadri sono stati acquistati con il denaro personale di Calisto Tanzi oppure utilizzando parte del patrimonio di Parmalat. Infine, il primo lotto di quadri sequestrato nei giorni scorsi sarebbe stato valutato tra i 16 e i 33 milioni di euro.
Secondo quanto scritto su La Repubblica di martedì 15 dicembre i quadri sequestrati a Calisto Tanzi apparterrebbero al gruppo.
Il Sole 24 Ore di domenica 13 dicembre ha scritto che gli obbligazionisti Parmalat hanno recuperato in media tra il 24% e il 36% del valore originale dei bond, a cui va aggiunta un ulteriore 5% derivante dai dividendi distribuiti negli ultimi anni dal gruppi di Collecchio.

Cirio
Il Sole 24 Ore di domenica 13 dicembre ha ripreso la situazione degli obbligazionisti Cirio, ricordando che i possessori di tre dei sette bond emessi dalla società alimentare hanno ottenuto il rimborso di parte dei soldi investiti, per un ammontare complessivo di 50 milioni di euro. Secondo il quotidiano finanziario prossimamente potrebbero arrivare nuovi rimborsi, in particolare il primo riparto per i possessori delle obbligazioni Cirio Holding. Cirio aveva emesso bond per un valore totale di 1,125 miliardi di euro.

Finmatica
Il Sole 24 Ore di domenica 13 dicembre ha ricordato che per gli obbligazionisti di Finmatica è partito un primo rimborso, equivalente al 7% dell’ammontare nominale del bond da 100 milioni di euro emesso dall’azienda bresciana. Secondo il quotidiano finanziario, il rimborso totale per gli obbligazionisti Finmatica potrebbe aggirarsi tra il 15% e il 20% dell’ammontare del bond. Tuttavia, Il Sole 24 Ore ha evidenziato il problema relativo all’identificazione di alcuni titolari di obbligazioni.

Giacomelli
Il Sole 24 Ore di domenica 13 dicembre ha ricordato che gli obbligazionisti di Giacomelli non hanno ancora visto alcun euro di rimborso. Secondo il quotidiano finanziario, i risparmiatori coinvolti nel dissesto della società potrebbero non ottenere nulla, considerando che l’azienda sportiva non aveva alcun asset a bilancio. Il Sole 24 Ore ritiene che una speranza per i risparmiatori possa risiedere nelle azioni revocatorie iniziate a cavallo tra il 2004 e il 2005. Tuttavia, queste azioni vanno a scontrarsi con la lentezza del tribunale di Rimini, a corto di personale.

Finmek
Il Sole 24 Ore di domenica 13 dicembre ha ricordato che gli obbligazionisti di Finmek non hanno ottenuto alcun rimborso per i bond andati in default e probabilmente non rivedranno nulla, in quanto l’azienda aveva a bilancio pochi asset da mettere sul mercato. In questo caso le poche speranze sono affidate alle 400 azioni revocatorie avviate contro le banche e i fornitori, oltre a 40 azioni di risarcimento. Tuttavia, i commissari dovranno fare i conti con le lentezze processuali. Le prime udienze per valutare queste azioni sono state fissate addirittura nel 2017!

La Veggia
Situazione estremamente complessa per gli ex obbligazionisti di La Veggia. Secondo quanto scritto su Il Sole 24 Ore di domenica 13 dicembre i possessori dei titoli della società potrebbero recuperare al massimo il 20% dell’investimento originario. Tuttavia, al momento, gli obbligazionisti non hanno ancora ricevuto un euro da La Veggia (società che si trova in concordato preventivo). Il quotidiano finanziario ha ricordato che la società è tornata a operare sotto la denominazione Laveggia.

General Motors – Ford
Secondo quanto scritto su Il Sole 24 Ore di sabato 12 dicembre General Motors avrebbe rinviato al 2010 il piano di ristrutturazione per le controllate europee Opel e Vauxhall. 
Il Sole 24 Ore di martedì 15 dicembre ha scritto che il gruppo cinese BAIC ha acquistato alcuni brevetti per le piattaforme e motori di SAAB, la controllata svedese di General Motors. Secondo le prime indiscrezioni il controvalore dell’operazione sarebbe pari a 200 milioni di euro. Lo stesso quotidiano finanziario ha scritto che il produttore olandese Spyker sarebbe interessato a rilevare il controllo dell’intera SAAB.
I principali quotidiani di mercoledì 16 dicembre hanno scritto che General Motors dovrebbe restituire entro giugno del 2010 i prestiti ricevuti dai governi statunitense e canadese. Si tratta di una cifra pari a 8 miliardi di dollari. Il Sole 24 Ore ha ricordato che il 60% del capitale della nuova azienda resta in mano pubblica.
Il Sole 24 Ore di martedì 15 dicembre ha ricordato che il gruppo cinese Geely punta ad acquisire il controllo di Volvo da Ford. L’azienda asiatica sarebbe intenzionata a perfezionare l’operazione a inizio 2010.

Lehman Brothers
MF di venerdì 18 dicembre ha scritto che l’Airolb, l’associazione che raccoglie gli obbligazionisti di Lehman Brothers, potrebbe valutare la possibilità di intentare una causa contro il consorzio Patti Chiari promosso dall’ABI (Associazione Bancaria Italiana) e le tre agenzie di rating Moody’s, S&P e Fitch. Secondo l’Airolb i soggetti avrebbero diffuso informazioni false sulla situazione di Lehman Brothers, in quanto, fino al giorno precedente al fallimento le obbligazioni del gruppo statunitense erano classificate nell’elenco dei bond a basso rischio.

Piaggio
Sul titolo della società motociclistica è arrivata la promozione di Mediobanca. Gli analisti hanno alzato a 2,3 euro il target price e hanno migliorato ad “Outperform” (farà meglio del mercato) il prezzo obiettivo. Gli esperti hanno alzato le stime sull’utile per azione di Piaggio per il triennio 2009/2011.
Piaggio ha comunicato di aver trovato l’accordo con le organizzazioni sindacali per destinare 25 milioni di euro al rilancio della controllata Moto Guzzi. L’azienda di Pontedera ha precisato che non avrà alcun contributo dal ministero dello Sviluppo Economico.

Tango Bond
Il Sole 24 Ore di martedì 15 dicembre ha riportato la notizia che il governo argentino ha creato un fondo da 6,57 miliardi di dollari che saranno utilizzati per saldare parte del debito aperto nei confronti degli appartenenti al Club di Parigi. Secondo il quotidiano finanziario si tratta di una mossa necessaria per riportare la Repubblica Argentina a finanziarsi sui mercati internazionali. 
L’agenzia Reuters ha riportato la notizia che il ministro dell’economia dell’Argentina ha annunciato che la nuova offerta di scambio sui bond andati in default nel 2001 sarà lanciata il 12 gennaio del 2010. Con questa operazione lo stato sudamericano punta a raccogliere 20 miliardi di dollari.

Alitalia
La Repubblica di giovedì 17 dicembre ha dedicato un’inchiesta alla situazione di Alitalia, a un anno dall’arrivo dei nuovi azionisti di CAI. Il bilancio vede luci e ombre. Da una parte la compagnia dovrebbe accusare una perdita di 300 milioni di euro nell’intero esercizio, contro il rosso di 200 milioni stimati nel piano industriale. A questo, si contrappone un costante miglioramento della puntualità dei voli e del tasso di riempimento degli aerei. Il quotidiano è tornato anche sulla vecchia compagnia guidata da Augusto Fantozzi, ricordando che il commissario straordinario potrebbe incassare qualche centinaio di milioni di euro, rispetto all’esposizione iniziale di 2,8 miliardi. Queste risorse dovranno essere divise tra i creditori della vecchia compagnia aerea. Infine, secondo quanto riportato nel libro-inchiesta “Alitalia Una privatizzazione italiana” il piano CAI sarebbe costato tra i 2,8 miliardi e i 4,4 miliardi in più rispetto alla cessione di Alitalia ad AirFrance-KLM.
Il TAR ha stabilito che il ricorso per la cessione del controllo di Alitalia a CAI potrà essere valutato anche dal giudice ordinario.

Safilo
La Commissione europea ha autorizzato la proposta di acquisizione di una partecipazione in Safilo da parte di HAL Holding N.V.. La Commissione ritiene che la concentrazione non è tale da ostacolare in maniera significativa la concorrenza effettiva nello spazio economico europeo.
L'assemblea degli azionisti di Safilo ha dato il suo via libera definitivo agli aumenti di capitale funzionali al piano di rilancio della società. Il primo, da 12,8 milioni di euro, è riservato al nuovo azionista di riferimento Hal Holding mentre l'altro, da 250 milioni di euro, sarà in opzione a tutti gli azionisti. Safilo ha precisato che l’aumento di capitale sarà perfezionato entro il primo trimestre del 2010. Secondo quanto scritto su Il Sole 24 Ore di mercoledì 16 dicembre al termine di queste operazioni l’attuale azionista di riferimento, la famiglia Tabacchi dovrebbe scendere al 10% di Safilo, mentre HAL supererà il 50%.
Gli analisti di Mediobanca hanno alzato a “neutrale” il rating sulla società, anche se hanno sforbiciato le stime finanziarie per il biennio 2009/2010.

It Holding
Secondo quanto scritto sul Corriere della Sera di martedì 15 dicembre It Holding sarebbe vicina alla cessione di Malò. La controllata avrebbe ricevuto due offerte vincolanti. Entrambe le proposte scadranno alla fine del mese.
MF di mercoledì 16 dicembre ha ipotizzato che It Holding possa vendere i marchi Malò e Ferré tramite un’asta, una procedura che allungherebbe i tempi della cessione. In questo modo l’azienda si troverebbe costretta a trovare nuove modalità di finanziamento dell’attività operativa. Secondo il quotidiano finanziario, i commissari straordinari di It Holding avrebbero chiesto al ministero dello sviluppo economico una proroga dei tempi per aggiornare il passivo del gruppo.
MF di venerdì 18 dicembre ha aggiornato la situazione di It Holding, segnalando che per il marchio Malo potrebbe esserci a breve un’asta, con l’obiettivo di chiudere la cessione entro gennaio. Per Ferré e Ittierre, invece, la società punta a una cessione congiunta. Inoltre, il quotidiano finanziario a scritto che le linee di credito attualmente a disposizione dovrebbero essere sufficienti a finanziare la gestione ordinaria dell’azienda.

Snia
Il consiglio di amministrazione di Snia ha preso atto delle adesioni dei creditori al piano di ristrutturazione dei debiti della società, che risultano pari all’84,5% della massa creditoria. Di conseguenza, la società potrà procedere al deposito del ricorso solo a seguito della formalizzazione degli ultimi accordi definitivi.

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