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Bond in default, rimborsato il 30%

Il Sole 24 Ore fa il punto sui bond italiani andati in default negli scorsi esercizi, focalizzandosi sui casi di Parmalat, Cirio, Giacomelli, Finmek e Fin.Part. Nell'osservatorio, focus sui dati di Alitalia e di Snia. Novità da wind?

di La redazione di Soldionline 14 feb 2008 ore 12:31

Gentili lettori,
per utilizzare in modo corretto questa rubrica è importante tenere presente che:
- la rubrica ha lo scopo di monitorare per voi tutte le notizie importanti che vengono pubblicate sulle società italiane che hanno emesso Corporate Bond; non abbiamo incluso i gruppi più solidi, perché riteniamo del tutto improbabile un loro default;
- la rubrica non intende fornire analisi e valutazioni sulle società emittenti, o notizie specifiche sulle loro emissioni obbligazionarie, ma semplicemente effettuare il monitoraggio della stampa per consentirvi di reperire notizie che magari vi erano sfuggite. Chiaramente spesso da quelle notizie si possono trarre informazioni utili per valutare lo stato di salute della società, e quindi anche eventuali problemi sul rimborso delle emissioni;
- la rubrica è di fatto una rassegna stampa, quindi non contiene analisi e giudizi di chi la redige. In ogni caso, qualsiasi notizia o commento contenuto nella rubrica non può essere interpretato come sollecitazione a fare o non fare, acquistare o vendere. Qualsiasi decisione di investimento o disinvestimento sarà presa da voi in totale autonomia.


Ecco le notizie presenti sulla stampa nella giornata odierna, 14 febbraio:


(Risparmio tradito;Alitalia;Parmalat-Cirio;Snia;Wind)


Risparmio tradito
Il Sole 24 Ore fa il punto sui bond italiani andati in default negli scorsi esercizi, focalizzandosi sui casi di Parmalat, Cirio, Giacomelli, Finmek e Fin.Part. Il quotidiano finanziario scrive che con queste obbligazioni i risparmiatori italiani hanno perso circa il 70% del capitale investito. In particolare, in questi bond erano stati investiti complessivamente 8,7 miliardi di euro. Tuttavia, con i rimborsi effettuati negli ultimi anni, sarebbero stati recuperati 2,5 miliardi. Il Sole 24 Ore evidenzia che, mentre alcune obbligazionisti di Parmalat sono riusciti a rivedere circa la metà del proprio investimento iniziale (grazie alla conversione dei bond andati in default in azioni della nuova Parmalat), gli obbligazionisti di Finmek e di Giacomelli non hanno visto ancora un euro. Il quotidiano ricorda che il commissario straordinario di Finmek ha già effettuato alcune cessioni di rami di azienda, anche se deve ancora incassare i soldi di queste operazioni. Per Giacomelli, invece, la situazione è buia, in quanto l'azienda non aveva negozi di proprietà e il magazzino si è scoperto essere vuoto.

Alitalia
Alitalia ha comunicato i risultati finanziari del 2007. La compagnia aerea ha chiuso lo scorso esercizio con ricavi in leggera crescita a 4,87 miliardi di euro. La perdita operativa si è ridotta a 203 milioni, rispetto ai 466 milioni dello scorso anno, quando l'azienda aveva contabilizzato un costo straordinario di 197 milioni relativo alla svalutazione della flotta. La perdita ante imposte è scesa da 605 milioni a 364 milioni di euro. A fine 2007 l'indebitamento netto di Alitalia ammontava a 1,17 miliardi di euro. Il management della compagnia aerea ha ribadito i target finanziari comunicati nei giorni scorsi, in occasione dell'approvazione del budget del 2008. I vertici prevedono per l'anno in esame, anche senza considerare l'indispensabile apporto di capitale, il mantenimento di una liquidità, pur in forte contrazione, su livelli positivi in una situazione che rimane comunque di difficile sostenibilità sul piano della gestione operativa. Ciò anche avuto riguardo agli strutturali sfasamenti tra entrate ed uscite che solo in parte possono essere fronteggiati da operazioni straordinarie, in attesa del pieno avvio della stagione estiva.
I vertici di AirFrance-KLM hanno precisato che nel piano industriale non è previsto lo scorporo delle attività concentrate in Alitalia Servizi. Il management della compagnia francese ha ricordato che l'integrazione tra le due aziende è la soluzione migliore per garantire continuità ad Alitalia, alla luce della difficile situazione patrimoniale e finanziaria della società italiana.
Il management di Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi, ha comunicato che nel mese di gennaio il numero dei voli di Alitalia su Malpensa è sceso del 7,2% rispetto allo stesso mese del 2007. Lo stesso numero uno di Sea, Giuseppe Bonomi, ha precisato che non ha ancora esaminato il piano industriale predisposto da Carlo Toto per rilevare il controllo di Alitalia.

Parmalat - Cirio
Unicredit presenterà ricorso contro la sentenza che ha condannato Sergio Cragnotti e l'istituto di credito (per conto di Capitalia) a rimborsare i creditori di Cirio Finanziaria per complessivi 300 milioni di euro. La sentenza evidenziava che il gruppo alimentare aveva subito danni patrimoniali in occasione della cessione di Eurolat a Parmalat.

Snia
Snia ha chiuso il 2007 con ricavi in crescita a 185,8 milioni di euro, in forte aumento rispetto ai 125,7 milioni del 2006. Il margine operativo lordo è stato negativo per 2,7 milioni, rispetto al valore positivo 12,2 milioni dello scorso anno. La perdita netta si è stabilizzata a 22,7 milioni. A fine 2007 l'indebitamento netto era pari a 9 milioni.

Wind
Secondo quanto scritto su MF Wind e 3Italia avrebbero accelerato sul processo di cessione delle torri di trasmissione. Le due società puntano ad avere una sola offerta vincolante e vogliono arrivare a una scelta entro la fine di marzo. Secondo quanto riportato sul quotidiano finanziario, in pole position ci sarebbero i francesi di Tdf, che avrebbero valutato queste attività tra gli 1,5 e gli 1,7 miliardi di euro. MF ricorda che proseguono anche le trattative per la cessione del 10% di Weather Investments, la holding che controlla Wind. Il fondo di investimento Apax punta a rilevare metà di questa partecipazione.



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