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ATTENZIONE!
la tabella sui rendimenti dei bond dei paesi emergenti con riferimento all'Argentina, è stata modificata, inserendo al posto dei due vecchi bond in default, i due bond (eur e usd) denominati "par" e di recente emissione. I rendimenti sono calcolati in relazione alla durata media del bond (2033), che rimborsa il capitale in venti rate semestrali a partire dal 2030 e fino al 2038 (scadenza finale), pertanto nel modo più corretto.
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Titoli di stato e tassi
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Da segnalare l'emissione da parte del Portogallo, per la prima volta, di un'obbligazione trentennale a tasso fisso. La cedola è pari al 4,1% e la scadenza è all'aprile 2037. Il paese lusitano non aveva, fino ad oggi, obbligazioni a lunghissima scadenza. Proprio per la scarsità di titoli a lungo termine, i bond non rappresentano certo un affare, offrendo una remunerazione nettamente inferiore a quella che ci si potrebbe aspettare. Rispetto all'emissione della Repubblica Italiana più simile (la 4% febbraio 2037), il rendimento è di circa 12 centesimi inferiore. Italia e Portogallo condividono lo stesso rating ed il dubbio privilegio di essere i paesi con i maggiori problemi economici all'interno della Zona Euro.
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Obbligazioni corporate

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Da segnalare, come riportato dall'agenzia di notizie economiche Bloomberg, il successo commerciale recentemente incontrato dalle obbligazioni a tasso variabile. In un momento come questo, molti investitori preferiscono non impegnare i propri soldi in titoli a tasso fisso, temendo di vedere svalutato il proprio investimento se i tassi continueranno a salire. I titoli a tasso variabile si adeguano alle condizioni di mercato (con una indicizzazione che è quasi sempre ai tassi a tre mesi), con un rischio di tasso virtualmente nullo.
Tra gli ultimi emittenti ad avere scelto tale veicolo, citiamo STMicroelectronics (rating A3/A-), che, per la prima volta, ha emesso con cedola variabile, scegliendo la scadenza a sette anni. Ogni tre mesi, il bond distribuirà una cedola pari all'Euribor a tre mesi maggiorato di quaranta centesimi (la prima sarà distribuita il 17 giugno e sarà pari al 3,105% su base annua).
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Paesi emergenti

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Da segnalare che il governo pachistano di appresta ad emettere in dollari per la terza volta dal 1998. Si tratterà di un bond da 500 milioni di dollari, con un rendimento, nel caso di un nuovo bond a cinque anni (scadenza selezionata nel 2004 e 2005), che potrebbe collocarsi vicino al 6,8%. Il rating della Repubblica Islamica del Pakistan è pari a B2/B+, con prospettive positive secondo Standard & Poor's e Moody's.
Dall'America Latina, segnaliamo qualche tensione in Brasile dove si succedono voci di dimissioni del ministro delle Finanze, Antonio Palocci, a causa di un suo presunto coinvolgimento in uno scandalo legato a tangenti e il dato sul PIL del 2005 in Argentina, cresciuto del 9,2% (il massimo segnato negli ultimi 13 anni). I possessori di Pil bond ringraziano.

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