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Alitalia, arrivano i francesi. Delisting per le vecchie azioni

L'amministratore delegato della nuova Alitalia, Rocco Sabelli, ha ufficializzato l'ingresso di AirFrance-KLM nel capitale della compagnia aerea. Borsa Italiana ha comunicato di aver avviato le procedure relative alla revoca dalla quotazione delle azioni della vecchia Alitalia, ormai sospese dalle contrattazioni da alcuni mesi.

di Edoardo Fagnani 16 gen 2009 ore 14:41

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Ecco le notizie pubblicate dalla stampa nella settimana in corso:




Alitalia
L'amministratore delegato della nuova Alitalia, Rocco Sabelli, ha ufficializzato l'ingresso di AirFrance-KLM nel capitale della compagnia aerea. Il gruppo francese avrà anche 3 propri componenti nel consiglio di amministrazione. Il vettore acquisirà il 25% della società, a fronte di un investimento di oltre 320 milioni di euro, cifra che comprende un sovrapprezzo di 40 milioni di euro. L’investimento complessivo di Cai, quindi ammonta a 1,1 miliardi di euro. Secondo Sabelli, nel corso di un’intervista rilasciata a La Stampa del 13 gennaio, l’accordo con la tedesca Lufthansa sarebbe stato solo una sorta di fusione mascherata. Roberto Colaninno ha definito in 720 milioni di euro le sinergie che deriveranno dall’accordo con AirFrance-KLM nei prossimi tre anni e ha anticipato che lo scalo Malpensa sarà uno tre grandi hub europei del gruppo con Amsterdam e Parigi. Il presidente della nuova Alitalia ha precisato che l’azienda potrà quotarsi entro tre anni. In questo caso cadrà il vincolo di lock-up che impegna i nuovi soci della compagnia aerea per quattro anni. Il numero uno di AirFrance-KLM, Spinetta, ha precisato che alle attuali condizioni della nuova Alitalia è ancora prematuro per parlare di un progetto di quotazione della compagnia aerea italiana.
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha apprezzato la scelta di AirFrance-KLM quale partner strategico della nuova Alitalia, Secondo il premier, Lufthansa puntava a rilevare la maggioranza del capitale della compagnia italiana.
Il Sole 24 Ore di martedì 13 gennaio ricorda che i vecchi azionisti di Alitalia non riceveranno nulla in cambio delle azioni, sospese dalle quotazioni da diversi mesi, facenti riferimento alla vecchia compagnia aerea. Per i possessori delle obbligazioni convertibili, invece, potrebbe esserci un rimborso parziale. Lo stesso quotidiano scrive che l’impegno finanziario di Immsi (la holding di Roberto Colaninno) nella nuova Alitalia sarà di 80 milioni di euro e non di 100 milioni come stimato in precedenza.
Il numero uno di SEA, Giuseppe Bonomi, ha ricordato che la causa di 1,25 miliardi di euro in corso contro Alitalia non subirà modifiche.
Il Codacons ha comunicato che il tribunale di Roma si è riservato di decidere se portare alla Corte Costituzionale il decreto legge numero 134 del 2008, che ha permesso la recente privatizzazione di Alitalia. I rappresentanti dell’associazione contestano l’azzeramento del valore delle vecchie azioni e la vendita della compagnia aerea a Cai, attraverso una trattativa privata.
Il Sole 24 Ore di mercoledì 14 gennaio riporta la tabella con la compagine azionaria definitiva di Cai, che può contare su un patrimonio di 1,17 miliardi di euro dopo l’ingresso di AirFrance-KLM. Il maggiore azionista, dopo la compagnia aerea francese, è Emilio Riva, con una quota del 10,62%, grazie a un investimento di 120 milioni di euro. Lo stesso quotidiano scrive che Alcide Leali starebbe preparando l’offerta per rilevare le attività cargo di Alitalia, che non sono state acquistate da Cai.
Borsa Italiana ha comunicato di aver avviato le procedure relative alla revoca dalla quotazione delle azioni della vecchia Alitalia, ormai sospese dalle contrattazioni da alcuni mesi. Il provvedimento riguarda anche la revoca delle obbligazioni convertibili.
Diogenis Papiomytis, consulente di Frost & Sullivan, è intervenuto sulla vicenda Alitalia. Questo il suo commento "I recenti sviluppi nella vicenda Alitalia che hanno portato all'acquisizione delle azioni da parte del Consorzio Cai e la scelta come azionista di maggioranza e partner estero in Air France, sono una mossa positiva nel risanamento della compagnia di bandiera. C'è un nuovo monopolio in Italia, a seguito della fusione tra Alitalia e AirOne, con una forte compagnia aerea mondiale quale partner strategico. La nuova Alitalia potrà guardare al suo futuro con positività anche se rimangono comunque delle domande ancora senza risposta. Come farà il management a prendere decisioni cruciali per Alitalia in un mercato dell'aviazione sempre più veloce e mutevole quando ci sono ben 17 azionisti di rilievo nella nuova società (16 in Cai con eguali quote più Air France)? Sarà poi Air France ad avere pieno controllo della strategia? E per finire, quanto sarà facile al governo italiano vendere 46 aerei ex Alitalia, nel tentativo di ripagare una parte dei debiti accollati nella vendita della compagnia di bandiera in questo periodo recessionario in cui anche le altre compagnie aeree stanno cercando di ridurre la propria flotta?".

Risparmio tradito
MF di venerdì 16 gennaio scrive che il governo ha presentato un emendamento con cui si dispone l’applicabilità della class action a partire dal giugno del 2008. In questo modo dall’azione collettiva resteranno esclusi i crack di Cirio e Parmalat, oltre al default della repubblica Argentina. Al contrario, la class action sarà valida per il fallimento di Lehman Brothers.

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