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UBP: bene trimestrali USA, contesto favorevole per asset rischiosi

Nonostante i mercati azionari globali non siano stati particolarmente toccati dall’attuale crisi geopolitica, l'Europa ha chiaramente sottoperformato

di Redazione Soldionline 25 lug 2014 ore 15:00
A cura di Jean-Sylvain Perrig, CIO di Union Bancaire Privée – UBP

Nonostante i mercati azionari globali non siano stati particolarmente toccati dall’attuale crisi geopolitica, l'Europa ha chiaramente sottoperformato. Tutti i guadagni supplementari realizzati da inizio anno nell’Europa periferica sono infatti sfumati per i timori legati al possibile fallimento di Banca Espirito Santo.

Gli altri mercati hanno invece registrato performance positive. Negli Stati Uniti è in corso la stagione degli utili, le cui notizie finora risultano piuttosto positive. Il comparto tecnologico sta andando particolarmente bene. Inoltre, poiché questa settimana più di 100 società dell’S&P500 comunicheranno i dati, ci aspettiamo che la maggior parte di queste registri progressi. Le attività di M&A stanno correndo al rialzo e le operazioni di buyback sono numerose, il che sta tenendo a galla i mercati azionari, soprattutto in momenti come quello attuale in cui i volumi sono bassi.
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lente_7Dopo i commenti della Fed, il mercato degli high yield ha lievemente sofferto e stiamo osservando una fuoriuscita di capitali. Anche se l’asset class sta attualmente sottoperformando, la (piccola) correzione rappresenta tuttavia un processo di pulizia salutare che elimina un po’ di volatilità dal mercato. La correzione potrebbe continuare durante l’estate, qualora i tassi statunitensi iniziassero a salire. Il Treasury a dieci anni attualmente tratta al 2,48%; lo scenario prevalente prevede un rendimento del decennale statunitense al di sopra del 3% alla fine dell’anno. La Fed sembra meno “colomba” rispetto al mese scorso, poiché è difficile ignorare i miglioramenti dell’economia. A un certo punto, infatti, i tassi verranno rialzati.

In questo contesto, anche in virtù del miglioramento dei dati economici della Cina, il momento potrebbe essere adatto a riportare un po’ di esposizione internazionale all’interno dei portafogli, favorendo  inizialmente i mercati emergenti e alcuni mercati selezionati.  Restiamo rialzisti sul settore tecnologico e in particolare sulle società legate alla digitalizzazione dell’economia. Privilegiamo il mercato statunitense che è molto resiliente e probabilmente più resistente a qualsiasi sorpresa geopolitica negativa proveniente dall’Ucraina o dal Medio Oriente.

Il contesto generale resta positivo per gli asset rischiosi.
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