Tsipras: debito, tasse, welfare, inizia la trattativa con la Troika (La Repubblica)
di Mauro Introzzi 26 gen 2015 ore 07:25 Le news sul tuo SmartphoneIl quotidiano fa il punto della situazione dopo la vittoria alle elezioni, in Grecia, di Syriza. Già a spoglio in corso il responsabile del programma economico del partito, Yannis Milios, ha dichiarato che gli accordi sottoscritti dai precedenti governi con la Troika (Bce-Ue-Fmi) per il salvataggio della Grecia "sono morti". Le differenze di posizione sono su vari fronti:
- debito: Tsipras chiede un taglio (di almeno del 50% secondo le indiscrezioni) dei 320 miliardi di esposizione della Grecia, mentre la Troika è fermamente contraria a un taglio secco del debito per non creare un precedente.
- occupazione: Atene potrebbe decidere unilateralmente di cancellare le riforme della Troika che hanno reso possibili i licenziamenti di massa e cancellato i contratti collettivi. In più vuole rialzare lo stipendio minimo da 536 a 751 euro. Ue, Bce e Fmi, su questo punto, non intendono fare nessun passo indietro sul memorandum e sulla flessibilità del mercato del lavoro mentre potrebbe esserci un minimo di disponibilità sullo stipendio minimo.
- welfare: Syriza è intenzionata a varare forse già in settimana con o senza l’ok dei creditori il suo piano “umanitario” di welfare. Elettricità, casa e trasporti gratuiti o a costi sociali alle famiglie più povere. Questo rischia di essere uno dei punti d’attrito più forti con la troika.
- tasse: il programma di Syriza prevede il taglio dell’odiata e pesantissima tassa sulla casa introdotta da Antonis Samaras su richiesta di Ue, Bce e Fmi. Anche su questo la Troika non sembra disposta a fare passi indietro.
- investimenti pubblici: Tsipras chiede un piano straordinario della Bei e interventi con altri fondi della Ue per sostenere un piano per l’occupazione. Forse questo è il punto su cui sarà più facile trovare la quadra con la Troika.