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Tesla o Daimler?

Meglio puntare sull'americana Tesla Motors, che in questi giorni inizia la commercializzazione del suo abbordabile Model 3, o rimanere sullo storico marchio tedesco Daimler?

di LombardReport .com 31 lug 2017 ore 12:08

a cura di Walter Demaria

 

Recentemente un cliente mi ha chiesto perché non investire ancora in Tesla anche a questi prezzi in ottica di medio/lungo periodo; senza aver la pretesa di prevedere il futuro ho espresso il mio giudizio tecnico sulle due tipologie di realtà industriali.

tesla-logoPartiamo da Tesla: ovviamente il livello tecnologico e di innovazione che Tesla esprime è elevatissimo, pur tuttavia esprimiamo profondi dubbi sull’acquisto del titolo come investimento in ottica di medio/lungo periodo.

I motivi sono molteplici:

  • Graficamente Tesla è passata da un valore di 40 nel 2013 a 340 di oggi; non sappiamo ovviamente se avrà le capacità industriali per andare oltre;
  • la azienda in questi anni ha sempre avuto bilanci negativi e non ha mai pagato dividendo ma  ha sempre beneficiato degli incentivi statali della amministrazione Obama e che il nuovo Presidente intende abolire.
    Non è un caso infatti che per la prima volta nella storia la Tesla abbia deciso di aggredire il mercato con un modello dal costo popolare di circa 30.000 euro; non sappiamo ovviamente se questa decisione li renderà ancora più forti sul mercato o se questa è solo una mera assunzione del fatto che devono iniziare una conversione verso le produzioni di massa per sopravvivere;
  • infine sarebbe esposto per lungo tempo al rischio cambio.

 

A nostro parere un investimento di questo tipo sarebbe più oculato se operato sulla tedesca Daimler per i seguenti motivi:

  • La cancelliera Merkel di recente ha innaugurato la seconda fabbrica di batterie della Daimler.
    Un investimento da 500 milioni di euro che sarà operativo da metà 2018; dunque ci sono movimenti in corso nel settore e sembra imminente lo sbarco della Mercedes nel futuro della mobilità elettrica.

 

La differenze principali nel confronto Daimler vs Tesla secondo questa analisi sono le seguenti:

  • Mercedes è già pronta dal punto di vista di uomini e mezzi e infrastrutture per la produzione di massa;
  • ha alle spalle un brand solido che anche se andasse male questa sfida avrebbe sempre i numeri delle auto tradizionali a sostenerla;
  • ha uno stato alle spalle che la incentiva invece di osteggiarla;
  • potrebbe sembrare un passaggio scontato, ma per conoscenza diretta mi sento di affermare che i tedeschi hanno la mentalità giusta che si traduce in una grande capacità di fare squadra tra Stato e imprese;
  • offre un buon dividendo annuale;
  • il titolo è passato dal minimo di 20 nel 2009 al massimo di 95 nel 2015 e adesso è circa a metà in area 55/60 dunque una posizione di equilibrio mediana e vista la solidità del brand pensiamo sia difficile pensare che torni a rivedere quei minimi; la situazione opposta a Tesla che si trova su dei massimi assoluti

grafico-daimler-analisi-tecnica

  • i parametri aziendali continuano ad essere più che soddisfacenti e alla lunga saranno premiati dal mercato: da Aprile a Giugno l’azienda ha immatricolato globalmente 822.500 esemplari in crescita dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2016.
    infine è negoziata in euro

 

daimler-logoCerto non è passato inosservato il mini scandalo del cartello tedesco sull’auto, ma quello che gli altri chiamano cartello per me è ancora una volta la dimostrazione che i tedeschi sono decisamente bravi nel coltivare il proprio orticello; probabilmente pagheranno la multa e sarà anche salatissima, ma non posso credere che questa non fosse già stata messa in preventivo quando hanno preso questa decisione chissà quanti anni fa...

A proposito di cartelli, forse in pochi sanno che BMW Group, Daimler, Ford, Volkswagen hanno firmato un protocollo d’intesa per creare la più potente rete di ricarica per auto elettriche in Europa.

In Italia noi corriamo sempre dietro agli altri nel disperato tentativo di i raggiungere qualcuno prima o poi; è di pochi giorni fa la notizia che la nostrana ENEL installerà nel 2018 ben 180 colonnine di ricarica rapida anche nel Bel Paese.

La rivoluzione è finalmente iniziata!

 

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