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Secondo Legg Mason Capital Management il peggio è passato

di Mauro Introzzi 9 dic 2008 ore 15:10 Le news sul tuo Smartphone
LEGG MASON CAPITAL MANAGEMENT: gli investitori che RESTANO IN SECONDA LINEA saranno esclusi dalla ripresa dei mercati USA

Secondo Legg Mason Capital Management (LMCM), affiliata Legg Mason, nonostante la recente agitazione finanziaria,  il mercato azionario statunitense sta offrendo alcuni ritorni potenzialmente interessanti e gli investitori che restano in disparte corrono il rischio di lasciarsi sfuggire quest’occasione. Legg Mason è il  nono asset manager del mondo (dati al 31 dicembre 2007. Fonte, Pensions & Investments May 2008 ranking)

David Nelson, presidente del Comitato per le politiche d’investimento presso Legg Mason Capital Management a Baltimora, commenta: “Noi crediamo che, molto probabilmente, il mercato azionario statunitense abbia raggiunto in ottobre la quotazione minima e che per chiunque abbia una prospettiva di lungo periodo, il mercato azionario offra un ritorno potenziale ben più alto della media, migliore rispetto a quello registrato nell’ottobre 2002, il punto più basso dell’ultima fase ribassista del mercato.

Secondo David Nelson, gli investitori adesso affrontano una classica situazione da “buona notizia/cattiva notizia”. La buona notizia è che le azioni sono a basso costo e, per la prima volta, gli investitori potranno ottenere un grande guadagno dall’assunzione di questo rischio. La cattiva notizia è che l’economica si trova nel mezzo di una recessione abbastanza grave; le stime sui guadagni, realizzati attraverso un approccio bottom-up, sono ancora alte, e il mercato è probabile che rimanga insolitamente volatile. A risolvere questo rompicapo, secondo Nelson, sarà, nei prossimi mesi, la voglia degli investitori di osare.

Secondo LMCM gli investitori, preoccupati di bilanciare i rischi di volatilità di breve termine nella prospettiva di guadagnare nel lungo periodo, dovrebbe anzitutto mirare ad analizzare la natura dell’ultima fase ribassista di mercato, individuando le sue cause sottostanti e ricercando gli indizi relativi al momento in cui i problemi che hanno aggravato la situazione saranno risolti. Per la prima fase, secondo Nelson, si è trattato di un comune mercato ribassista che è iniziato a ottobre 2007 e si è concluso a luglio 2008 con il mercato che sconta una recessione abbastanza tipica e relativamente mite negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone. 

La seconda fase del mercato ribassista è iniziata agli inizi di settembre con una successione di avvenimenti che, secondo l’opinione di LMCM, sono confluiti in decisioni disastrose prese del Tesoro Statunitense. Gli eventi che sono seguiti hanno fatto precipitare la fiducia degli investitori, causando una mini corsa ai fondi  del mercato monetario e una completa paralisi del mercato dei fixed income, prima negli Stati Uniti, poi a livello mondiale. David Nelson tuttavia ritiene che la fase peggiore di questo mercato ribassista sia adesso giunta al termine.

David Nelson continua: “Vediamo diversi segnali che la seconda fase del mercato ribassista – molto più pericolosa e, per molti aspetti, senza precedenti – potrebbe essere giunta al termine. La liquidità sta tornando a regime. Il Libor sta scendendo e lo spread TED si è ridotto dal picco di 4,57% registrato al 10 ottobre,  toccando il 2,40% alla fine del mese e arrivando all’attuale 1,99%. I mercati del credito stanno iniziando ad aprirsi e il mercato dei portafogli commerciali si sta rianimando. Adesso che il denaro dal  Troubled Asset Relief Program (TARP) si sta realmente spostando nelle mani degli attori del mercato, i massicci interventi governativi e le iniezioni di capitale sembrano definitivamente produrre il risultato desiderato, sia negli Stati Uniti sia all’estero.”

“Considerando il livello di svendita dei mercati azionari nella seconda fase del mercato ribassista, ci sembra che abbiano la possibilità di tornare indietro altrettanto rapidamente dato che si sono ripristinate condizioni del credito più normali. Gli investitori che restano in seconda linea rischiano di essere esclusi dalla ripresa”.
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