Un grafico che promette ritorni del 300%-400%
Non ci sono solo analisti che mettono in relazione le performance odierne con quelle della crisi del 1929 ma anche chi ci vede analogie con i trend "secolari" dell'S&P500
di Mauro Introzzi 18 mar 2014 ore 11:16
Molti analisti finanziari hanno fatto loro il principio machiavelliano della ciclicità della storia e vanno a caccia di correlazioni e analogie tra quanto successo in passato e le dinamiche presenti.
Naturalmente la valenza predittiva di tali analisi è oggettivamente nulla (o quasi), ma la tendenza a sovrapporre i grafici dell'andamento passato dei mercati con le performance attuali fornisce quanto meno, se non degli spunti di riflessione, dei motivi di curiosità.
E dopo chi prevedeva un drastico crollo di Wall Street lo scorso gennaio, e reiterava la sua infausta previsione di crollo a febbraio vedendo ancora analogie con il 1929, qualcuno fa notare invece che potremmo essere un una fase selvaggiamente rialzista.
Il confronto, a cura degli analisti di Stansberry & Associates Investment Research (http://stansberryresearch.com/) mette in relazione i mega trend rialzisti dello Standard & Poor's 500 americano degli anni 1936-1960 e degli anni 1969-1992 con la linea di tendenza iniziata nel 2003 e che nel 2009 ha fatto segnare un minimo importante. Anche negli altri periodi analizzati il paniere dei primi 500 titoli americani registrò minimi importanti, rispettivamente nel 1942 e nel 1974. Prima di super ritorni nell'ordine del 500%/600%.
Ecco il grafico:
In altre parole:
- il periodo di osservazione è lungo 23/24 anni;
- dopo 5/6 anni si registra un minimo relativo importante;
- nei successivi 17/18 anni si registrano rialzi nell'ordine del 500%/600%.
Attualmente, dopo 5 anni dal minimo, il ritorno è del 150%. Significa che se la tendenza continuasse nei prossimi 12/13 anni lo Standard & Poor's 500 potrebbe regalare agli investitori un altro 300%-400% di progresso cumulato.
Non ci resta che aspettare...
Naturalmente la valenza predittiva di tali analisi è oggettivamente nulla (o quasi), ma la tendenza a sovrapporre i grafici dell'andamento passato dei mercati con le performance attuali fornisce quanto meno, se non degli spunti di riflessione, dei motivi di curiosità.
E dopo chi prevedeva un drastico crollo di Wall Street lo scorso gennaio, e reiterava la sua infausta previsione di crollo a febbraio vedendo ancora analogie con il 1929, qualcuno fa notare invece che potremmo essere un una fase selvaggiamente rialzista.
Il confronto, a cura degli analisti di Stansberry & Associates Investment Research (http://stansberryresearch.com/) mette in relazione i mega trend rialzisti dello Standard & Poor's 500 americano degli anni 1936-1960 e degli anni 1969-1992 con la linea di tendenza iniziata nel 2003 e che nel 2009 ha fatto segnare un minimo importante. Anche negli altri periodi analizzati il paniere dei primi 500 titoli americani registrò minimi importanti, rispettivamente nel 1942 e nel 1974. Prima di super ritorni nell'ordine del 500%/600%.
Ecco il grafico:
In altre parole:
- il periodo di osservazione è lungo 23/24 anni;
- dopo 5/6 anni si registra un minimo relativo importante;
- nei successivi 17/18 anni si registrano rialzi nell'ordine del 500%/600%.
Attualmente, dopo 5 anni dal minimo, il ritorno è del 150%. Significa che se la tendenza continuasse nei prossimi 12/13 anni lo Standard & Poor's 500 potrebbe regalare agli investitori un altro 300%-400% di progresso cumulato.
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