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Renminbi: sempre più valuta di investimento internazionale

La valuta cinese si sta affermando come valuta di investimento internazionale. Grazie al suo progressivo sviluppo, il Renminbi si avvia a diventare un’importante moneta di scambio

di Redazione Soldionline 4 giu 2012 ore 15:44

Articolo a cura di Helen Lam, gestore del fondo Allianz RCM Renminbi Currency

Il processo di internazionalizzazione del Renminbi ha compiuto grandi progressi, dichiara Helen Lam, gestore del fondo Allianz RCM Renminbi Currency basata ad Hong Kong. “La valuta cinese si sta affermando come valuta di investimento internazionale. Grazie al suo progressivo sviluppo, il Renminbi si avvia a diventare un’importante moneta di scambio e di
investimento, con le potenzialità per guadagnarsi lo status di valuta di riserva internazionale entro il prossimo decennio. Nel 2011 il volume delle operazioni commerciali transfrontaliere regolate in Renminbi è aumentato dal 2,5% al 9% del volume totale degli scambi commerciali cinesi. Nel complesso 18 paesi hanno sottoscritto accordi bilaterali di swap con la Cina, per un totale di oltre 1.600 miliardi di Renminbi, e diverse banche centrali hanno già diversificato le proprie riserve in valuta estera aprendosi a quella cinese. Nell’attuale contesto di bassi rendimenti, gli investitori non possono trascurare il pick-up di rendimento offerto dalle obbligazioni denominate in Renminbi rispetto a quelle in
dollari o euro che presentano una duration e un profilo di credito simili. I recenti dati macroeconomici hanno inoltre ridotto le aspettative di un apprezzamento della valuta cinese nel breve periodo”.

Secondo James Dilworth, CEO di Allianz Global Investors Europe, è compito dei gestori offrire agli investitori una via d'accesso agevolata in Asia: “Se davvero desideriamo aiutare i nostri clienti a realizzare i propri obiettivi finanziari in un contesto di bassi tassi di interesse, ritengo sia nostro primario dovere aprire sistematicamente nuovi varchi verso il
mercato asiatico. La crescita della popolazione, associata all’apertura dei mercati a livello globale, rappresenta uno dei principali vantaggi offerti da questa grande area economica. I principali Paesi asiatici mostrano un trend di crescita pari a quello sperimentato dal mondo occidentale negli anni 60 del secolo scorso”.
Christina Chung, portfolio manager di Allianz RCM China anche lei con sede a Hong Kong, non condivide l’opinione diffusa di uno scenario di “hard landing” per l'economia cinese: “Nonostante il recente rallentamento di alcuni importanti indicatori, l’andamento dei salari e il mercato del lavoro indicano che la crescita economica rimarrà solida, anche se inferiore rispetto agli anni precedenti.


Inoltre, gli investitori devono tenere presente che la Cina sta compiendo il massimo sforzo per spostare il focus da paese produttore low-cost a paese in grado di produrre beni di qualità più elevata, sviluppando consumi interni e investimenti in infrastrutture e tecnologia”.
Allianz Global Investors ritiene che i titoli azionari siano un elemento chiave per consentire agli investitori di partecipare alla crescita asiatica. In una prospettiva di più lungo termine vi sono potenzialità di rialzo soprattutto in Cina, dove la capitalizzazione di mercato del settore corporate è ancora bassa rispetto alla performance economica del Paese. James Dilworth afferma che la recente liberalizzazione del mercato dei capitali cinese sarà fonte di ulteriori opportunità di partecipazione allo sviluppo economico, per esempio attraverso la valuta.

 Il suo commento: “Proprio per questo motivo, l'anno scorso abbiamo realizzato due fondi innovativi in Renminbi, che investono rispettivamente in obbligazioni e depositi bancari, al fine di aprire vie alternative a chi voglia trarre vantaggio dalla lunga marcia della Cina verso l’affermazione a livello internazionale. Più in generale, riteniamo che l’equazione secondo cui le obbligazioni dei mercati emergenti sarebbero asset rischiosi non sia più vera, visto che le Tigri asiatiche nella maggior parte dei casi hanno raggiunto il rating Investment Grade. Gli investitori devono essere consapevoli di questi sviluppi e modificare di
conseguenza la propria asset allocation.

Allianz Global Investors prevede prossimamente di ampliare la propria gamma di fondi che investono in titoli obbligazionari di emittenti asiatici, consapevole che questi strumenti hanno le potenzialità per diventare un’asset class di primaria rilevanza in grado di suscitare crescente interesse tra gli investitori di tutto il mondo.
I primi di maggio Allianz Global Investors ha annunciato la nomina di David Tan a Head of Investments AllianzGI  Singapore e CIO Pan-regional Asian Bond Mandates. Con questa nomina ad alto livello AllianzGI compie un importante passo avanti nell’ampliamento del team dedicato al reddito fisso nell’area Asia-Pacifico, ora composto da 21 professionisti, dei quali sei a Singapore, in aggiunta agli altri team in Corea, Taiwan e Hong Kong.

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