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Il Pil Irlandese? Tenuto su dal Viagra

L'economia irlandese fa conti con una frenata del suo Pil. Alla base della contrazione la scadenza di alcuni importanti brevetti farmaceutici. Tra cui quello del Viagra

di Mauro Introzzi 13 mar 2014 ore 16:34
Nonostante sia uscita ormai da qualche mese dalla procedura di aiuti della Troika, un evento che permette al suo ministero del Tesoro di tornare a raccogliere fondi sui mercati obbligazionari, l’economia irlandese non sembra proprio essere tornata a correre. A confermare le posizioni di chi sostiene che per il popolo irlandese il costo dell'uscita dalla crisi sia stato altissimo, in alcuni casi ancora maggiore della crisi stessa.

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irlanda_3Gli ultimi dati sul Pil irlandese confermano queste rinnovate difficoltà. Nel quarto trimestre del 2013 Dublino ha registrato un calo congiunturale del Pil del 2,3% mentre su base annua la crescita ha mostrato un decremento dello 0,3% nonostante le attese degli analisti indicassero un incremento dello stesso valore percentuale.

Ma i motivi che sottendono a questa contrazione sono decisamente singolari. A pensare sulla crescita irlandese è stata la scadenza di alcuni importanti brevetti farmaceutici. In particolare quello del Viagra, il celebre farmaco contro la disfunzione erettile. Facile coniare, così, una moltitudine di battute sulla potenzia di fuoco di un’Irlanda, che dato il suo status di indulgenza a livello fiscale è sede di diverse multinazionali e conseguentemente il quinto esportatore mondiale di farmaci.
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