Paradigmi di investimento nell'attuale contesto di financial repression
Negli Stati Uniti il debito pubblico è salito al 104% del Prodotto interno lordo a luglio 2012 e, secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, potrebbe salire al 112,5% entro il 2015
di Redazione Soldionline 16 ott 2012 ore 16:07
Negli Stati Uniti il debito pubblico è salito al 104% del Prodotto interno lordo a luglio 2012 e, secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, potrebbe salire al 112,5% entro il 2015. Nell’Area Euro il debito ammontava al 90% del Pil al luglio 2012 e, conferma il FMI, il trend di costante aumento difficilmente muterà prima del 2015. Com’è possibile ridurre questa montagna di debiti?
La risposta a questa domanda potrebbe spiegare in parte lo stranissimo paradosso che stiamo registrando: mentre il debito è salito e i rating si sono deteriorati, il rendimento dei titoli del Tesoro americano, dei Bund tedeschi e dei titoli di Stato britannici e francesi è sceso su minimi record. Questo paradosso – spiega Allianz Global Investors - è legato allo scenario di financial repression che stiamo sperimentando: un modo silenzioso per ridurre il debito pubblico, più semplice di un haircut del debito, più facile che tagliare la spesa o aumentare l’imposizione fiscale. Tuttavia, saranno i risparmiatori a pagare il conto.
Hans-Jörg Naumer, Responsabile Globale Capital Markets & Thematic Research di Allianz Global Investors afferma: “In questo contesto, mentre gli investitori vanno alla ricerca di “porti sicuri”, il numero di quest’ultimi continua a diminuire. In effetti sono ormai così rari che gli investitori si accontentano di rendimenti molto bassi o persino negativi sulle obbligazioni considerate appunto sicure, poiché sembra vicina la fine dei rating AAA attribuiti alle obbligazioni. Occorre dare una nuova definizione del termine sicurezza, in uno scenario che mette in discussione i paradigmi di investimento tradizionali. Gli investitori non associano più la sicurezza all’assenza di oscillazioni di prezzo, bensì alla tutela del potere di acquisto”
La risposta a questa domanda potrebbe spiegare in parte lo stranissimo paradosso che stiamo registrando: mentre il debito è salito e i rating si sono deteriorati, il rendimento dei titoli del Tesoro americano, dei Bund tedeschi e dei titoli di Stato britannici e francesi è sceso su minimi record. Questo paradosso – spiega Allianz Global Investors - è legato allo scenario di financial repression che stiamo sperimentando: un modo silenzioso per ridurre il debito pubblico, più semplice di un haircut del debito, più facile che tagliare la spesa o aumentare l’imposizione fiscale. Tuttavia, saranno i risparmiatori a pagare il conto.
Hans-Jörg Naumer, Responsabile Globale Capital Markets & Thematic Research di Allianz Global Investors afferma: “In questo contesto, mentre gli investitori vanno alla ricerca di “porti sicuri”, il numero di quest’ultimi continua a diminuire. In effetti sono ormai così rari che gli investitori si accontentano di rendimenti molto bassi o persino negativi sulle obbligazioni considerate appunto sicure, poiché sembra vicina la fine dei rating AAA attribuiti alle obbligazioni. Occorre dare una nuova definizione del termine sicurezza, in uno scenario che mette in discussione i paradigmi di investimento tradizionali. Gli investitori non associano più la sicurezza all’assenza di oscillazioni di prezzo, bensì alla tutela del potere di acquisto”