In periodi contraddistinti da decisi ribassi molti investitori preferiscono investire in azioni di società che pagano dividendi elevati. La tendenza ci è illustrata da Michael Sesit, a pagina 26 del settimanale finanziario. Il giornalista pone il focus dell’analisi sul dividend yield, il rapporto cioè tra dividendi attuali e prezzo dell’azione. Analizzando questo dato l’investitore può scegliere di acquistare azioni che rendono più delle obbligazioni e registrare contestualmente un capital gain: le azioni che pagano dividendi sono infatti da sempre quelle che hanno avuto una performance positiva e migliore delle altre. Da quando l’indice ha toccato il massimo nel marzo 200 fino al 30 settembre i prezzi delle azioni delle 360 società dello Standard & Poor’s 500 con un alto dividend yield sono salite in media del 10%, mentre quelle delle 140 che non emettono un dividendo hanno perso il 32%.
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio.
Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.