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Le Olimpiadi non sempre sono un buon affare per il mercato del paese ospitante

Un’analisi sull’andamento di alcuni indici Russell suggerisce come non vi sia un diretto beneficio di Borsa per il paese ospitante nel periodo in cui si svolgono le Olimpiadi

di Redazione Soldionline 31 lug 2012 ore 11:27

Analisi a cura di di Russell Investments

Un’analisi sull’andamento di alcuni indici Russell suggerisce come non vi sia un diretto beneficio di Borsa per il paese ospitante o per il mercato azionario globale nel periodo in cui si svolgono le Olimpiadi.
“Se gli investitori si aspettano che le Olimpiadi generino un maggior effetto sul mercato di borsa del Paese ospitante, o anche a livello globale, analizzando i nostri indici noi non vediamo alcuna relazione significativa e persistente in tal senso”, ha dichiarato Stephen Wood, Chief Market Strategist di Russell Investments.

Russell ha preso in considerazione la performance della Borsa del paese ospitante le Olimpiadi durante il mese precedente, quello dei Giochi e quello successivo, confrontandolo all’indice Russell Global e all’indice Russell 3000. Successivamente alle Olimpiadi del 2000, l’Australia ha segnato ritorni leggermente migliori rispetto alle borse mondiali. Secondo Wood, “questo risultato è però da attribuirsi principalmente al sottopeso relativo dell’Australia nel settore tecnologico all’inizio dello scoppio della bolla di Internet”. Nel 2004 la Grecia ha incassato una performance positiva, inferiore però a quella registrato nel resto d’Europa nel medesimo periodo. E la performance negativa della Cina dopo le Olimpiadi del 2008 può essere legata agli effetti iniziali della crisi e al suo impatto sull’economia globale.

“Questi dati confermano che gli elementi trainanti delle Borse restano i fondamentali economici e quelli di mercato e le ultime tre edizioni delle Olimpiadi non fanno eccezione”, ha aggiunto Wood. “Questo è ancor più valido a livello globale se consideriamo che la capitalizzazione di Australia, Cina e Grecia rappresentava una quota relativamente ridotta dell’indice Russell Global e quindi l’impatto dei Giochi sulla performance del mercato azionario nel suo complesso è stato alquanto contenuto”.
“Nella pianificazione della propria strategia di investimento, è meglio concentrarsi su fattori fondamentali piuttosto che su situazioni estemporanee come le Olimpiadi”, ha concluso Wood.

John Velis, Head of Capital Market research EMEA di Russell Investment, ha aggiunto “è interessante notare che mentre l’economia del Regno Unito è relativamente debole, il mercato azionario britannico sta comportandosi bene rispetto al resto del mondo. La ragione principale è che, così come per Londra, il mercato di borsa del Regno Unito è realmente internazionale e di conseguenza molte società globali trovano naturale quotarsi sul London Stock Exchange. La squadra britannica che parteciperà alle Olimpiadi è considerata una delle più forti degli ultimi anni, con buone prospettive di medaglia. Quindi, così come il mercato azionario non è in debito con l’economia, anche la squadra olimpica potrebbe contraddire l’attuale debolezza strutturale del Regno Unito”.

Olimpiadi 2000 a Sydney, Australia

dal 15 settembre al 1 ottobre 2000

Russell Indexes

Agosto

Settembre

Ottobre

Novembre

Russell 3000 Index

7,42%

-4,53%

-1,42%

-9,22%

Russell Global Index

5,08%

-4,97%

-2,50%

-7,27%

Russell Asia Pacific Index

4,47%

-6,41%

-7,91%

-2,33%

Russell Australia Index

0,80%

-6,32%

-2,50%

4,95%

 

Olimpiadi 2004 ad Atene, Grecia

Dal 13 al 29 agosto 2004


Russell Indexes

Luglio

Agosto

Settembre

Russell 3000

-3,78%

0,41%

1,54%

Russell Global Index

-3,35%

0,57%

2,46%

Russell Developed Europe Index

-2,77%

0,11%

4,16%

Russell Greece Index

-2,47%

0,73%

2,89%

 

Olimpiadi 2008 a Pechino, Cina

Dall’8 al 24 agosto 2008


Russell Indexes

Luglio

Agosto

Settembre

Russell 3000 Index

-0,80%

1,55%

-9,40%

Russell Global Index

-2,48%

10,30%

-0,46%

Russell Greater China Index

-1,70%

-4,92%

-20,24%

 

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