La liquidità giova ad azioni, titoli di credito, immobili ed hedge fund
L’attività creditizia è ancora insufficiente in Europa; la BCE implementerà le prossime azioni di allentamento monetario. Azioni, titoli di credito, settore immobiliare ed hedge fund offrono un miglior valore
di Redazione Soldionline 2 mag 2013 ore 11:07Articolo a cura di Credit Suisse
Abbondanza di liquidità, scarsità di asset e rischi specifici
Nelle ultime settimane sembrava che poche cose avrebbero offuscato il sentiment degli investitori, generalmente resistente, sui mercati finanziari e, per esempio, il mercato azionario USA ha raggiunto massimi storici (rispetto all’oro, che ha avuto un andamento più irregolare). Piuttosto che un segnale di autocompiacimento, siamo dell’idea che il comportamento degli investitori rifletta un miglioramento generale delle condizioni finanziarie e sistemiche, oltre che lo squilibrio tra la sovrabbondanza di liquidità disponibile per gli investimenti e un’assenza di asset che offrono un ragionevole valore agli investitori. Sebbene gli indicatori segnalino un temporaneo rallentamento, i fondamentali economici strutturali stanno migliorando, fornendo così un quadro generalmente favorevole ad azioni, titoli di credito e settore immobiliare. Tutti, a nostro giudizio, offrono alternative migliori alla liquidità, che non genera rendimenti. Ma, visto che il mercato presenta delle valutazioni più piene, stiamo assistendo a una maggiore differenziazione nei confronti dei rischispecifici. Siamo dell’idea che gli investitori possano trarre vantaggio dall’implementazione di posizioni sovrappesate e sottopesate a livello regionale e settoriale più accentuate nei rispettivi portafogli, e seguendo una strategia selettiva che ruoti intorno a temi specifici, come quelli presentati nell’ambito delle nostre Principali idee d’investimento per il 2013.
Principali idee d’investimento per il 2013 – La nostra idea n. 1 («Oltre la liquidità») ha continuato ad andare bene, con una performance positiva a una cifra nel corso del 1Q. Manteniamo lo stato complessivo sul verde, a fronte di una posizione leggermente più prudente nei confronti delle obbligazioni in USD. Manteniamo altresì sul verde tutte le nostre idee per i titoli, attendendo che l’idea n. 2 («Titoli in ripresa») inizi a evidenziare un’outperformance più chiara rispetto all’indice in un quadro più favorevole ai titoli ciclici nei prossimi mesi. Con la nostra idea n. 3 («Dividendi e oltre»), a questo punto evitiamo qualsivoglia rotazione significativa nell’ambito della nostra selezione di titoli. A nostro giudizio, molte società USA continuano a offrire le prospettive più solide in assoluto sul piano dei dividendi. La prospettiva, a un certo punto, di un abbandono lento e prudente della Fed della sua politica attuale verosimilmente andrà di pari passo con una crescita più solida, il che dovrebbe alleviare i potenziali effetti negativi. La nostra idea più di nicchia n. 4 («Nuove fonti di petrolio e gas») ha deluso per via dell’effetto negativo del rallentamento del miniciclo relativo al petrolio, ma prevediamo un rimbalzo e manteniamo per il momento lo stato verde. Il nostro giudizio è ancora positivo per l’idea n. 5 («Settore immobiliare USA»). Ci aspettiamo che i titoli delle imprese edili si riprenderanno per via dei solidi dati relativi alla costruzione di nuove abitazioni. Nell’ambito della nostra idea n. 6 («Le nuove valute forti»), escludiamo ora la KRW dalla selezione di valute emergenti che favoriamo per le posizioni lunghe, ma continuiamo a focalizzarci su CNY, SGD e MXN.
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Azioni: sovrappesare Giappone e USA
I modelli tecnici erano già positivi per le azioni giapponesi, mentre ora anche i fondamentali forniscono un sostegno. L’attuale dinamica degli utili in Giappone è una delle più solide. Raccomandiamo ora di sovrappesare la regione, unitamente agli USA. L’Europa stona, con una dinamica degli utili relativamente debole a fronte di una domanda interna depressa. Ma siamo dell’idea che la Banca centrale europea stia preparando nuove misure volte a sospingere l’attività creditizia in Europa, e ciò, con ogni probabilità, aiuterà le azioni europee a riprendersi dalla rispettiva underperformance nel trimestre scorso. Manteniamo pertanto la nostra raccomandazione neutrale per la regione. Non abbiamo apportato cambiamenti fondamentali alle nostre scelte tematiche (Principali idee d’investimento n. 2–4).
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Reddito fisso: selezione di obbligazioni high-yield e dei mercati emergenti in valuta forte Manteniamo la nostra preferenza generale per i titoli di credito a breve scadenza. Nel 1Q le obbligazioni dei mercati emergenti in valuta forte hanno risentito di una certa pressione, e gli investitori hanno chiaramente preferito le obbligazioni in valuta locale rispetto ai titoli dei mercati emergenti o alle obbligazioni in valuta forte. Gli spread più elevati offrono attualmente migliori opportunità d’ingresso e includiamo nuovamente le obbligazioni dei mercati emergenti in valuta forte tra i nostri segmenti favoriti nel reddito fisso. Tuttavia, nell’ambito della nostra Principale idea d’investimento n. 1, abbiamo modificato lo stato della porzione in USD a giallo al fine di riflettere il più limitato potenziale di compressione dei rendimenti dai livelli attuali.
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Investimenti alternativi: hedge fund direzionali e settore immobiliare
Tra i fondi alternativi, gli hedge fund – in particolare gli hedge fund direzionali con stile long-short – e il settore immobiliare continuano a trarre vantaggio dalle condizioni attuali, e stiamo riaffermando la nostra Principale idea d’investimento n. 5 («Settore immobiliare USA»). Di contro, le prospettive per le commodity sono più eterogenee. Le commodity sono cicliche e traggono vantaggio dai rialzi economici, ma sono al contempo un investimento che non genera rendimenti. Nelle ultime settimane l’oro ha risentito particolarmente di una certa pressione, in linea con i minori rischi sistemici, una domanda più contenuta per gli asset che costituiscono dei porti sicuri e la rotazione da asset che non generano rendimenti ad asset che li generano. L’oro è attualmente scambiato a livelli sottovalutati e la politica monetaria fornisce ancora un sostegno, ma i modelli tecnici suggeriscono che un’ulteriore flessione è ancora possibile. Riteniamo che ciò avvalori prospettive neutrali.
Valute: la volatilità e i differenziali ristretti tra i tassi sostengono una copertura valutaria
Da inizio anno, è cresciuta la volatilità valutaria, ma essa rimane bassa a livello storico, mentre i differenziali tra i tassi si sono mantenuti ristretti. Per gli investitori con portafogli di asset globali, ciò sostiene una copertura valutaria poiché i costi della copertura sono relativamente bassi, mentre i rischi valutari sono aumentati. Per il CHF, prevediamo che il livello minimo di 1.20 contro l’EUR resti credibile. Continuiamo a prediligere le valute dei mercati emergenti che traggono vantaggio dai surplus delle partite correnti, che sono sottovalutate e/o che presentano vantaggi sul piano dei tassi d’interesse. Tra queste rientrano CNY, SGD e MXN. Tuttavia stiamo eliminando la KRW dai nostri investimenti valutari target.