NAVIGA IL SITO

Correlazione tra andamento degli indici azionari e utili aziendali del terzo trimestre

Dalla settimana in corso, precisamente dal 5 ottobre scorso, le aziende statunitensi hanno cominciato a riportare gli utili del terzo trimestre 2009.

di Redazione Soldionline 9 ott 2009 ore 10:18
Articolo a cura di JCAssociati.it

Ufficialmente la earning season comincia con Alcoa, tradizionalmente la prima Blue Chip a rilasciare i risultati.
Alcoa ha riportato il 7 ottobre dopo la chiusura del mercato statunitense, ma già nei giorni precedenti società come Yum, Mosaic e St. Jude hanno dato indicazioni interessanti per capire l’andamento della congiuntura.

spx_index

Nella attuale fase di mercato l’andamento degli utili aziendali è a nostro avviso particolarmente importante per cercare di anticipare l’andamento degli indici azionari.
Il fronte macroeconomico è infatti estremamente confuso.
Al di là della volatilità dei dati, c’è la grande dicotomia tra M3 e gli indicatori monetari che non evidenziano alcun miglioramento della congiuntura e la banca centrale australiana che in settimana ha aumentato i tassi di interesse sottolineando una dinamica congiunturale in miglioramento.
Gli investitori sono quindi in cerca di un’altra variabile da monitorare per individuare il trend di breve degli indici azionari e gli utili aziendali potrebbero a nostro avviso in questo momento essere quella maggiormente price sensitive.
Il mercato stima negli Stati uniti un calo degli utili del 22% nel terzo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2008. Non sarebbero quindi da escludere una serie di sorprese positive che possano dare ulteriore forza agli indici azionari.
Viceversa nel quarto trimestre l’EPS dell’S&P500 è stimato in aumento del 65%. Tale percentuale sicuramente potrà sembrare il segnale di una evidente ripresa, ma a nostro avviso è importante invece valutare non tanto la crescita degli utili in termini assoluti, quanto i risultati rispetto alle stime.

Nello scenario attuale, considerando anche l’azione generalizzata delle aziende sul fronte dei costi e l’aumento dei margini previsto (grazie alla maggiore produttività), potrebbe a nostro avviso essere più facile battere stime in calo del 22% anziché battere stime in rialzo del 65%.
Per il momento il comportamento dei mercati sta replicando esattamente quanto accaduto a fine giugno quando, dopo un rally importante, l’arrivo delle trimestrali aveva indotto la presa di profitto. Le trimestrali sono poi state la variabile che ha stimolato una nuova fase di rialzo.
Nella situazione attuale l’S&P500 ha raggiunto 10800, per poi tornare sotto 10200 appena prima delle trimestrali.
L’entità dello storno è stata effettivamente limitata e perché venga confermato un nuovo rialzo con nuovi massimi di periodo è necessario che le sorprese positive siano numerose.
Considerando tuttavia il lavoro fatto dalle aziende sul fronte dei costi, soprattutto sui margini riteniamo che la probabilità di un ulteriore rialzo siano ad oggi superiori rispetto alla conferma del tentativo di storno in atto.
 
I primi risultati del terzo trimestre

La prima società rilevante a riportare nella settimana cominciata il 5 ottobre è stato Mosaic, numero due al mondo nella produzione e estrazione di nutrienti (fertilizzanti come fosforo e potassio) per l’agricoltura.
Il risultato a $0.23 di EPS e $1.46miliardi di fatturato è stato sensibilmente inferiore alle stime ($0,23 e $1,52 miliardi).
Il mercato ha tuttavia reagito positivamente in quanto la società ha fornito indicazioni positive per il 2010 in cui stima un aumento della domanda.
L’industria di appartenenza come abbiamo sottolineato in note specifiche si può definire un “late ciclical” e soffre scorte elevate degli agricoltori e prezzi medi in calo per i fertilizzanti.
Entrambe le problematiche dovrebbero tuttavia venire meno nei prossimi mesi.
Da un lato perché Mosaic e gli altri produttori produrranno meno fino a che il prezzo medio di vendita non sarà risalito, dall’altro perché ci sono già segnali che le scorte sono in riduzione (soprattutto per il fosforo).

Il 6 ottobre hanno riportato Pepsi Bottling e Yum! Brands.
La prima ha un business relativamente poco ciclico, in quanto imbottiglia e commercializza le bevande del gruppo Pepsi.
Già in giugno la società aveva rialzato la guidance per l’intero 2009, segnalando che il business stava rapidamente migliorando. Nel terzo trimestre oltre a battere le stime degli analisti, Pepsi ha superato utili e fatturato dello stesso periodo dello scorso anno.
Il messaggio è molto importante, in quanto significa che il calo delle economie industrializzate è stato più che proporzionalmente compensato dal resto del mondo (Nordamerica in calo del 9% in termini di fatturato).
Molti analisti sostengono che il peso degli emergenti non è ancora in grado di sostituire la locomotiva rappresentata dagli industrializzati. Vero, ma i numeri di Pepsi Bottling suggeriscono forse che non siamo nemmeno così lontani come sta attualmente scontando il mercato.
Pepsi Bottling è stata recentemente acquisita dall’azionista di maggioranza PepsiCo.
Yum! Brands è titolare di catene di ristorazione come Kentucky Fried Chicken, Taco Bell e Pizza Hut. La società oltre a rialzare la guidance per il 2009 ha battuto le stime (EPS a $0,7 contro stime s $0,58) e soprattutto è cresciuta rispetto allo stesso trimestre del 2008 nonostante un fatturato complessivamente in calo del 2%.
Il risultato è tuttavia a due facce. Male gli Stati Uniti, bene il contenuto costo delle materie prime e la Cina, in crescita del 32%.
Il 7 ottobre oltre a Monsanto ha riportato Alcoa, la società nella fase attuale più attesa dal mercato.
Alcoa ha realizzato il primo trimestre in utile contro i 3 precedenti in perdita e ha battuto le stime (EPS a $0,04 contro $0,09 di perdita stimata). Soprattutto, ed è la cosa che è maggiormente piaciuta al mercato, ha stimato la domanda di alluminio in crescita dell’11% a livello globale nella seconda parte dell’anno. Oltre al taglio dei costi Alcoa nei prossimi trimestri dovrebbe perciò beneficiare anche di un aumento del portafoglio ordini. Monsanto ha battuto solo marginalmente le stime del mercato ($0,02 contro $0,01) e non ha fornito indicazioni particolarmente interessanti.

Conclusioni

Il generalizzato taglio dei costi da parte delle aziende insieme al costo contenuto di fattori produttivi come le materie prime, dovrebbero rendere abbastanza agevole una stagione degli utili contraddistinta da sorprese positive.
Le indicazioni che stanno emergendo sono di una crescita ancora a macchia di leopardo. In ritardo gli Stati Uniti, bene la Cina e il continente asiatico in generale.
Soprattutto, ed è l’elemento principale, i mercati emergenti sembrerebbero in grado di bilanciare il calo di fatturato dei paesi industrializzati.
Le prime grandi aziende statunitensi a riportare hanno mediamente battuto le stime e fornito indicazioni ottimistiche per i prossimi trimestri.
In assenza di eventi negativi, nonostante la stagionalità negativa del mese di ottobre, il rialzo degli indici azionari potrebbe perciò continuare.

imported-image-49662_2

Per ulteriori analisi e commenti registrati gratis cliccando qui

JC Investimenti è un servizio di consulenza on-line rivolto a investitori privati e istituzionali realizzato da analisti indipendenti di provata professionalità ed esperienza. I principali obiettivi di JC Investimenti sono:
· fornire analisi e commenti indipendenti sui mercati finanziari, attraverso Report periodici e interpretazioni in tempo reale dei principali avvenimenti economici;
· segnalare corrette strategie di investimento attraverso "Portafogli Consigliati" aggiornati in tempo reale. Per corrette strategie di investimento si intende un insieme di scelte che consentano un'adeguata distribuzione dei rischi e diano la possibilità di ottenere rendimenti superiori alla media del mercato;
· contribuire ad una maggiore consapevolezza degli investitori sulle opportunità, i rischi, gli errori e i casi di disinformazione più frequenti del mondo del risparmio;
· aggiornare gli abbonati sui principali temi normativi, legali e fiscali legati al mondo del risparmio.
Il servizio JC Investimenti non promette rendimenti favolosi ma mette in condizione gli iscritti di effettuare le scelte di investimento con maggiore cognizione di causa, evitando situazioni che potrebbero mettere a rischio la consistenza
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.