Borsa Usa: il motivo per continuare ad essere rialzisti
Dopo i record delle scorse settimane di Standard & Poor's 500 e Dow Jones il mercato americano può essere definito in una bolla speculativa? Potrebbe non essere così, ecco perchè
di Mauro Introzzi 20 feb 2015 ore 11:02Il mercato americano è in una bolla speculativa? Tanti osservatori citano gli ultimi massimi dei principali indici Usa, il Dow Jones e più in particolare lo Standard & Poor's 500, per motivare una certa sopravvalutazione di Wall Street. Ma è davvero così? Gian Paolo Bazzani, amministratore delegato di AD di Saxo Bank Italia, ci dice perché potrebbe non essere così analizzando l’indice S&P500.
L’indice americano S&P500, a partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, ha avviato un continuo e costante trend di crescita che, in termini annualizzati, può essere quantificato in una percentuale dell’11,3% di crescita ogni 12 mesi.
Nonostante il rialzo del 224%, dai minimi del Marzo 2009 a 665 punti, il mercato statunitense è comunque al di sotto del suo trend di crescita potenziale, lasciando spazio ad ulteriori posizionamenti in acquisto. Quota 2.500 è possibile prima del raggiungimento del grande obiettivo dei 3.000 punti entro il termine di questa fase rialzista.
Il grafico sottostante mostra, invece, la divergenza dello S&P500 dal trend, in termini percentuali, dal 1945. Ad oggi, diverge del 27% dal suo trend di crescita. Essendo il trend di lungo periodo una crescita dell’11,3% annua, l’indice dovrebbe balzare del 41% circa per recuperare il cammino, lasciando spazio ad un potenziale aumento del 19% per l’anno in corso.
Intuitivo vedere come negli anni 1949, 1974, 1982 e 2009 vi furono vere e proprie distorsioni del mercato dei capitali, che afflissero l’indice più di quanto abbia fatto la famigerata bolla “dotcom”.