Azionario USA, tre scenari e le conseguenze per i mercati
di Redazione Lapenna del Web 23 nov 2022 ore 10:08 Le news sul tuo SmartphoneTaymour Tamaddon - gestore della strategia US Large Cap Growth Equity di T. Rowe Price - ritiene che allo stato attuale negli Stati Uniti si possano verificare tre possibili scenari economici in vista del nuovo anno.
Il primo è quello dell'orso debole. Secondo il gestore, il primo scenario possibile è che la FED riesca a orchestrare un atterraggio morbido relativamente rapido. Questo è senza dubbio il risultato migliore per gli investitori in titoli growth; allo stesso tempo, però, Tamaddon ritiene che sia l'esito più improbabile, vista la situazione attuale e l'elevato grado di incertezza che permane. "In questo scenario, i tassi d'interesse non devono aumentare di molto, l'inflazione si riduce abbastanza rapidamente in risposta all'aumento dei tassi e la crescita economica rimane generalmente solida, con un'espansione modesta che in definitiva non è né troppo forte né troppo debole", ha sottolineato il gestore.
Il secondo scenario è quello dell'orso moderato, ed è anche ritenuto da Tamaddon lo scenario più probabile. Il gestore prevede una possibile lieve recessione, ma che a breve i rialzi dei tassi di interesse siano sufficienti a rallentare gradualmente l'economia e a domare l'inflazione dagli attuali livelli elevati. In questo scenario, l'esperto stima alcuni trimestri di rallentamento della crescita, con un'inflazione in graduale discesa, prima di vedere i primi segnali di ripresa a partire dalla metà del 2023. In tale contesto - evidenza Tamaddon - la crescita è più difficile e le società di qualità superiore, con fondamentali più solidi e un management di qualità, saranno probabilmente premiate dagli investitori. "Si tratta di un contesto favorevole agli investitori growth, in quanto la qualità delle singole società diventa il principale fattore di mercato, anziché essere guidata da fattori macroeconomici o dal momentum degli investimenti", ha aggiunto il gestore. Inoltre, spiega Tamaddon, in un contesto di lieve recessione, le società in grado di continuare a incrementare gli utili, la leadership competitiva e la quota di mercato in assenza di una forte spinta del prodotto interno lordo tendono a essere società orientate alla crescita rispetto alle loro controparti value.
Il terzo scenario, chiamato "l'orso di lunga durata", è quello che si rivelerebbe più difficile per gli investitori in generale: un contesto in cui continua a prevalere l'incertezza, in cui la FED non è in grado di controllare l'inflazione e non è ancora chiaro a quale livello di tassi di interesse si debba arrivare per ripristinare la stabilità dei prezzi. "In questo contesto, il mercato continua a fluttuare e la volatilità rimane prevalente poiché gli investitori non sono sicuri che la FED abbia fatto abbastanza", ha puntualizzato Taymour Tamaddon. Il gestore ha evidenzato che l'elevato grado di incertezza del mercato e la fragilità del sentiment rappresentano il contesto meno favorevole per gli investitori in crescita. "La mancanza di chiarezza sulla direzione di marcia farebbe probabilmente gravitare gli investitori verso aree di mercato difensive e lontano da titoli e settori più orientati alla crescita", ha concluso Taymour Tamaddon.
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