Il Dow Jones manterrà l'impostazione rialzista?
Molti analisti ritengono che gli stimoli fiscali promessi in campagna elettorale da Trump potrebbero favorire una migliore redditività delle aziende Usa. Ma presto arriverà il rialzo dei tassi da parte della Fed
di Vontobel Certificati 16 nov 2016 ore 10:27Gli esperti di Vontobel Certificati hanno messo sotto la lente l'indice Dow Jones, alla luce delle ultime novità arrivate dalle elezioni che hanno visto Donald Trump eletto quale nuovo inquilino della Casa Bianca. Molti analisti ritengono che gli stimoli fiscali promessi in campagna elettorale potrebbero favorire una migliore redditività delle aziende Usa. Però presto dovrebbe arrivare l'inizio del rialzo dei tassi da parte della Fed.
Gli analisti hanno anche compiuto un'analisi tecnica sull'indice:
ROTAZIONE SETTORIALE A WALL STREET, RIALZO DEI TASSI PIÙ VICINO?
La notizia della vittoria di Donald Trump nella corsa alla Casa Bianca inizialmente ha spiazzato i mercati, con una prima reazione che ha fatto impennare le quotazioni dell’oro (salito oltre i 1.337 $ per oncia, massimi dal 27 settembre scorso) e crollare Future e indici azionari. Passato il momento iniziale di incertezza, gli operatori globali hanno tuttavia cominciato a ragionare sui potenziali risvolti delle politiche economiche di Trump sull’economia a stelle e strisce.
Molti analisti* ritengono che gli stimoli fiscali promessi in campagna elettorale potrebbero favorire una migliore redditività delle aziende Usa, incoraggiare i consumi della classe media e favorire una nuova spinta inflazionistica. In tal senso, i rialzi registrati dagli indici Usa, con il Dow Jones che il 10 novembre ha aggiornato i massimi storici toccando i 18.873,66 punti*, sono stati favoriti dall’inizio di un processo di rotazione settoriale dei portafogli: i titoli dei settori più tradizionali, quali ad esempio quelli del comparto petrolifero e delle costruzioni, appaiono favoriti rispetto a quelli del comparto tecnologico, trainato al rialzo negli ultimi anni dalle politiche economiche di Obama.
Gli esperti delle principali banche d’affari internazionali* hanno inoltre posto l’accento sulle possibili variazioni della politica monetaria Usa, con Trump che durante la campagna elettorale ha criticato a più riprese la gestione di Janet Yellen. Forti movimenti si sono registrati sulle probabilità di rialzo dei tassi in dicembre, con l’incremento del costo del denaro attualmente non più scontato. Nel lungo periodo il mercato tuttavia ha iniziato a prezzare una politica monetaria meno espansiva.
*Tutte le date e i dati numerici nel testo di cui sopra sono tratti da Bloomberg
ANALISI TECNICA DOW JONES
La settimana scorsa ha visto l’ascesa di Donald Trump alla carica di presidente degli Usa e il Dow Jones Industrial aggiornare i massimi storici a 18.873 punti, giovedì 10 novembre. Dal punto di vista tecnico il movimento rialzista è stato innescato dalla violazione della trendline dinamica espressa sul grafico giornaliero con i top decrescenti del 15 agosto e 10 ottobre. Questo segnale è stato confermato nelle due sedute successive, nelle quali il basket ha rotto le resistenze statiche di area 18.350 punti.
Con l’aggiornamento dei nuovi top storici rimane ora da valutare la capacità dell’indice di mantenere questa impostazione rialzista. Eventuali test di cambio di stato verso area 18.670 punti favorirebbero la costruzione di nuove posizioni in acquisto che avrebbero come obiettivo di medio termine i 19.000 punti. Da monitorare la tenuta del sostegno a 18.350 punti, sotto il quale le quotazioni potrebbero ripiegare ancor più al ribasso con obiettivo a 18.000 punti.
Grafici e principali dati del Dow Jones: