Ultimo ritocco della FED e della BCE?

Paolo Mauri Brusa - gestore del team Multi Asset Italia di GAM (Italia) SGR - ha segnalato che i mercati stanno scommettendo con convinzione sulla fine delle politiche restrittive da parte delle principali banche centrali, considerando che i più recenti dati d’inflazione sono confortanti e la dinamica dei prezzi prosegue nella giusta direzione. Negli Stati Uniti la core è scesa inaspettatamente sotto il 5%, +4,8% anno su anno, grazie alla discesa dei prezzi delle auto usate e degli affitti. Anche in Area Euro e UK l’indice dei prezzi è in diminuzione, ma siamo ancora lontani dal livello target del 2%, specialmente nel Regno Unito", ha precisato il gestore, secondo cui i dati macro restano comunque positivi, con i leading indicators dei paesi sviluppati che sono compatibili con una crescita economica ancora in salute seppur in rallentamento.

In merito alla stagione delle trimestrali, Paolo Mauri Brusa ritiene che i dati non abbiano mostrato sorprese negative con i risultati dei principali player bancari americani che hanno battuto le stime degli analisti non solo per il contributo dei margini d’intermediazione tornati corposi dopo i numerosi rialzi dei tassi ufficiali, ma soprattutto grazie alla forte ripresa delle attività di finanziamento. "Se lo scenario più probabile è quindi quello di rallentamento o moderata recessione a inizio 2024, allora le prospettive per la seconda parte dell’anno dovrebbero essere ancora favorevoli ai mercati finanziari", ha ipotizzato il gestore.

Tuttavia, secondo Paolo Mauri Brusa, ci sono alcuni elementi che vanno in controtendenza. In particolare, l'esperto ritiene che l'economia cinese stia facendo fatica a riprendersi, con un mercato immobiliare in difficoltà, consumi ancora deboli e un tasso di dissocupazione giovanile oltre il 20%. "Al momento quindi il quadro resta più favorevole per i mercati sviluppati, con la tecnologia sempre sugli scudi grazie all’euforia legata allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, attenzione alle valutazioni" sottolinea il gestore, secondo cui nelle ultime sedute è cresciuto l’interesse anche verso le small cap, che erano state fortemente penalizzate a causa dei timori di un hard landing. "Se una frenata brusca della crescita è davvero scongiurata, allora c’è ampio spazio di ripresa per il segmento", ha puntualizzato Paolo Mauri Brusa.