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Fino a che punto scenderanno i tassi di interesse?

di Redazione Lapenna del Web 13 feb 2024 ore 10:34 Le news sul tuo Smartphone

tassi_11Steven Bell - Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments - osserva come i mercati stiano cercando di indovinare quando le principali banche centrali inizieranno a tagliare i tassi e fino a che punto scenderanno nel corso dell’anno. A suo avviso, la questione del cosiddetto “tasso terminale” è stata trascurata, pur rappresentando una decisione cruciale per i piani di investimento a lungo termine, in quanto influisce direttamente sulle prospettive delle obbligazioni e indirettamente su quelle delle azioni.

Nel dettaglio, secondo Steven Bell, la Federal Reserve offre una visione chiara del suo approccio alla questione, attraverso il “dot plot” a lungo termine per il tasso dei fondi federali, con una media del 2,5%. Tuttavia, spiega l'esperto, le valutazioni di mercato per i tassi di interesse a lungo termine negli Stati Uniti mostrano valori notevolmente più elevati. Ad esempio, Steven Bell ha segnalato che il mercato dei futures per il tasso dei fondi federali si assesta al 3,5% nel lungo periodo, un punto percentuale intero al di sopra della stima “ufficiale”. "Questa discrepanza può essere in parte attribuita alla differenza tra la mediana e la media del dot plot: le proiezioni medie al di sopra della mediana superano quelle al di sotto," precisa. Eppure, a suo avviso, persiste un divario significativo. Inoltre, per quanto riguarda il breve termine, la tendenza si ribalta: la Fed ha costantemente respinto le valutazioni del mercato per tagli anticipati e più ampi nel 2024.

Secondo Steven Bell, per quanto riguarda i tassi di interesse nel Regno Unito e nell’Eurozona, i futures indicano un tasso terminale poco sopra il 2% per l’Eurozona e quasi del 4% nel Regno Unito. "Tuttavia il primo sembra troppo basso, mentre il secondo troppo alto," ha precisato l'esperto, secondo cui le probabilità che la realtà si discosti di un punto percentuale da questi numeri, un 1% sembra incredibilmente basso nell’Eurozona, mentre un 3% è plausibile.

Steven Bell ipotizza che con l’obiettivo di inflazione al 2%, tassi di interesse sostenuti del 5% nel Regno Unito siano improbabili, a fronte di un 3% decisamente possibile. E ciò suggerirebbe, secondo l'esperto, che i bond a lungo termine siano più allettanti nel Regno Unito che in Europa.

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