Tassi FED, ci sono le condizioni per i tagli
di Redazione Soldionline 16 ago 2024 ore 10:55 Le news sul tuo SmartphoneTiffany Wilding - Economista di PIMCO - ha analizzato gli ultimi dati sull'inflazione negli Stati Uniti, collegandoli alle future decisioni della FED, in materia di politica monetaria.
L'esperta ha evidenziato che l’andamento dell'inflazione core statunitense è rallentato al 3,2% a luglio rispetto a un anno fa, segnando il tasso più basso dall'aprile 2021. "Questo rapporto segna il terzo dato consecutivo in cui l'inflazione si allinea all'obiettivo a lungo termine della Fed - un ritorno al progresso dopo le letture sorprendentemente stabili dell'inflazione nei primi mesi dell'anno", ha aggiunto Tiffany Wilding.
Secondo l'esperta, questo dato dovrebbe accrescere ulteriormente la fiducia dei funzionari della FED nel fatto che l'inflazione stia tornando in modo sostenibile al suo mandato a lungo termine del 2%.
Inoltre, Tiffany Wilding ha segnalato come la crescita del PIL reale stia rallentando dopo la solida crescita del 3% dello scorso anno, ma non stia crollando.
Nel complesso, l'economosta ritiene che ci siano le condizioni perché la FED inizi a riportare il tasso sui fondi verso un orientamento più neutrale della politica monetaria. Più in particolare, l'esperta prevede una serie di tagli a partire da settembre e un ritorno a livelli più neutrali nel 2025. "Naturalmente, se l'economia dovesse indebolirsi più del previsto, non abbiamo dubbi che la FED adotterà misure più rapide", ha concluso Tiffany Wilding.
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