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Tassi BCE, primi tagli durante l'estate?

di Redazione Lapenna del Web 26 gen 2024 ore 10:47 Le news sul tuo Smartphone

bce_18Sandra Rhouma - VP-European Economist di AllianceBernstein - ha commentato l'esito della riunione della BCE del 25 gennaio 2024 e della successiva conferenza stampa di Christine Lagarde.

L'esperta ritiene che sarà la riunione di marzo ad aprire il dibattito sul possibile taglio dei tassi, sempre in base all’andamento dei dati, come ribadito dalla Presidente. A suo avviso, nel solo primo trimestre e prima della riunione di marzo, ulteriori dati soft e hard, tra cui l’inflazione di febbraio, confermeranno probabilmente le osservazioni dovish del 25 gennaio 2024.

In particolare, spiega Sandra Rhouma, le proiezioni di marzo saranno decisive: attualmente, la BCE prevede che l’inflazione complessiva sarà in media del 2,7% e del 2,1% rispettivamente nel 2024 e nel 2025, mentre l’inflazione di fondo sarà in media del 2,8% e del 2,4%. "C’è però ampio spazio per ulteriori revisioni al ribasso, sia perché i dati potrebbero continuare a sorprendere in negativo, sia perché una possibile revisione delle ipotesi sulla crescita dei salari avrebbe innegabili conseguenze accomodanti sulle prospettive dell’inflazione," ha precisato l'esperta.

Perché i membri più "dovish" del Consiglio si impongano - ha aggiunto Sandra Rhouma - non serve che una combinazione di dati più morbidi sull’inflazione, di un debole slancio della crescita e di previsioni meno conservative.

L'esperta ritiene che la BCE inizierà il suo ciclo di tagli durante l’estate, non prima. Sandra Rhouma ha precisato che il consiglio direttivo ne ha discusso il 25 gennaio 2024, ma la Presidente ha confermato tale ipotesi. "In assenza di indicazioni più specifiche sulle tempistiche, non c’è stata una forte riperussione sui prezzi, portando il mercato a scommettere su un taglio ad aprile, con una probabilità del 70% e annullando tutte le resistenze delle ultime settimane," ha evidenziato l'esperta.

Attualmente, l'economista si aspetta un totale di 153 punti base di allentamento per il 2024, in aumento rispetto ai 130 punti base dell’inizio della settimana.

Per quanto i dati di riferimento della BCE potrebbero probabilmente consentire un taglio già ad aprile, l'esperta ritiene che il mercato sembri sordo di fronte alla volontà di Francoforte di rinviare i tagli dei tassi. "L’estate non arriverà prima e, nel complesso, giugno è in pole position come mese candidato," ha aggiunto Sandra Rhouma.

Per allora, secondo l'esperta, i dati cancelleranno tutti i timori della BCE sulla persistenza dei prezzi, confermeranno che l’inflazione sta convergendo in modo sostenibile verso l’obiettivo del 2% e le previsioni di giugno concluderanno l’accordo. "In definitiva, a giugno o più tardi in estate, la BCE taglierà di almeno 100 punti base," ha concluso Sandra Rhouma.

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