BCE, cosa attendersi dal primo meeting del 2024
di Redazione Lapenna del Web 22 gen 2024 ore 10:17 Le news sul tuo SmartphoneKatharine Neiss - Chief European economist di PGIM Fixed Income - sostiene che, nonostante i chiari segnali di indebolimento dell'area dell'euro e il ritorno dell'inflazione verso l'obiettivo, la BCE manterrà i tassi inviariati al primo meeting del 2024 (in programma il 25 gennaio 2024) e che la prospettiva di tagli sia ancora lontana. Secondo l'esperta, il ragionamento deriva dai commenti della BCE, che suggeriscono che il Consiglio direttivo vorrebbe vedere un allentamento di una serie di fattori che influenzano la pressione inflazionistica interna sottostante, che include non solo l'inflazione core e dei servizi, ma anche salari e margini di profitto delle imprese. "Dunque il secondo trimestre sarebbe il periodo più prossimo per i tagli. In parole povere, i responsabili della politica monetaria vorranno andare con i piedi di piombo ed essere sicuri che il genio dell'inflazione sia stato rimesso saldamente nella bottiglia", ha ipotizzato Katharine Neiss.
L'esperta ha aggiunto che la BCE, oltre ad aver dichiarato di dipendere dai dati, ha sottolineato che gli aumenti dei tassi d'interesse nell'ultima parte del 2023 rappresentano un'assicurazione contro la possibilità di ulteriori shock dei prezzi dei generi alimentari e dell'energia e contro la prospettiva di un disancoraggio delle aspettative d'inflazione. Dati gli eventi nel Medio-oriente, l'ipotesi di base di Katharine Neiss è che la BCE tagli i tassi di interesse in estate, lasciando i tassi più vicini al 3% entro la fine dell'anno.
Secondo l'esperta, il rapido deterioramento dell'attività alla fine dello scorso anno ha aumentato il rischio che la BCE possa avere adottato una politica eccessivamente restrittiva nel 2023, con l'inflazione a breve termine che ha registrato una chiara tendenza al ribasso sia per l'inflazione core che per quella dei servizi, ed è ora pari o inferiore al livello coerente con l'obiettivo del 2%. "In un simile contesto, un'azione più tardiva anziché tempestiva aggraverebbe la pressione al ribasso sull'inflazione, rischiando di tornare al periodo pre-pandemico di inflazione cronica al di sotto dell'obiettivo nella zona" ha evidenziato Katharine Neiss, secondo cui, in questo caso, la BCE potrebbe rimuovere l'assicurazione prima piuttosto che dopo, e tagliare i tassi in modo più aggressivo rispetto allo scenario di base.
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.