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Rating, tre scogli superati ma l’Italia resta sotto il faro (Il Sole24Ore)

di Redazione Lapenna del Web 13 nov 2023 ore 07:24 Le news sul tuo Smartphone

italia2Secondo quanto riporta Morya Longo per il Sole24Ore in edicola il 12 novembre, l'S&P Global Ratings ha confermato all'Italia il giudizio "BBB" con prospettive stabili. A questa valutazione ha fatto seguito Dbrs Ratings, che ha lasciato invariato il voto "BBB High" con trend stabile, mentre Fitch ha mantenuto il rating "BBB" con outlook stabile. All'appello, scrive Longo, manca soltanto il giudizio di Moody's, che verrà rilasciato il prossimo venerdì 17 novembre. Al momento, sul mercato circola tranquillità, con gli operatori finanziari che non prezzano alcun declassamento, come riportato dallo spread Btp-Bund che è rimasto stabile. Tuttavia, secondo Barclays, se Moody's dovesse tagliare il giudizio sull'Italia, lo spread Btp-Bund potrebbe salire addirittura a 250 punti base. 

In un contesto di fragilità, inoltre, Morya Longo ha riportato quelle che potrebbero essere le condizioni per il declassamento da parte delle principali società di rating. Per Fitch, ad esempio, una minore fiducia sulla capacità dell’Italia di implementare gli aggiustamenti sul bilancio primario necessari per contenere i rischi finanziari, in un contesto di elevato debito, sarebbe una valida motivazione. Secondo Dbrs, invece, un ulteriore rilassamento fiscale potrebbe essere il motivo. Il tema chiave, per tutte le agenzie, è quello della crescita economica. Solo questo evento può tenere l'enorme debito e il deficit nella gusta traiettoria. Secondo Barclays, con un surplus primario (cioè al netto della spesa per interessi) pari all'1% del Pil e una crescita nominale del Pil di circa il 3%, il rapporto tra debito e Pil resterebbe uguale.

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