Prezzi, primi segnali di frenata. Fed e Bce al bivio dei tassi (Corriere della Sera)
di Redazione Lapenna del Web 1 dic 2022 ore 07:40 Le news sul tuo SmartphoneSecondo quanto scrive Federico Fubini per il Corriere della Sera, il tasso d'inflazione nella area euro, per la prima volta dal giugno 2021 ha segnato un dato in calo, scendendo al 10% dal 10,6% di ottobre. Stabile anche l'inflazione di fondo, ossia l'inflazione al netto di energetici e cibo, passata da 5,02% al 4,95%. L'inflazione da energia passa da un 41,5% di ottobre al 34,9% di novembre.
Sono due le principali motivazioni che stanno frenando l'inflazione. La prima è legata alle materie prime, che iniziano a non essere più care come un anno fa, a differenza del gas, che sebbene non abbia prezzi paragonabili ai massimi storici, continua ad avere dei prezzi molto elevati. La seconda forza che frena l'inflazione, legata alla prima, è il deceleramento dell'economia Europea e mondiale, con un rischio di una recessione che, riporta Fubini, sembra essere diminuito, ma rimane presente.
"Gli aumenti dei tassi ufficiali possono rallentare dai ritmi furiosi degli ultimi mesi. Non è tempo di allentare la presa "prematuramente". Queste le parole di Powelldella Fed riportate da Fubini. Probabilmente anche la Bce avrà un atteggiamento simile.
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