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Le previsioni sui meeting FED e BCE di giugno 2023

di Redazione Lapenna del Web 13 giu 2023 ore 10:32 Le news sul tuo Smartphone

fed_15I banchieri centrali Federal Reserve si riuniranno per la riunione del FOMC il 13-14 giugno.

Filippo Diodovich - Senior Market Strategist di IG Italia - ha evidenziato che l'obiettivo principale sarà l'imminente annuncio della nuova decisione sui tassi di interesse, accompagnato dal rilascio delle proiezioni economiche e del grafico dotplot. Come spiega lo strategist, nel comunicato rilasciato dopo la riunione di maggio, la Federal Reserve aveva riconosciuto che “l'inflazione rimane elevata”.

Nonostante i dati chiave e pubblicati a maggio avessero indicato un leggero allentamento delle pressioni inflazionistiche, l'esperto spiega che l'inflazione core rimane ancora troppo persistente. Il mercato del lavoro continua a essere forte. "I non farm payrolls hanno registrato la cifra più alta in quattro mesi, superando di gran lunga i 190.000 previsti", spiega Filippo Diodovich.

Lo strategist ha ricordato come a partire da marzo 2022, la Federal Reserve abbia costantemente aumentato i tassi di interesse ad ogni riunione, determinando un aumento cumulativo senza precedenti di 500 punti base, anche se dopo la riunione del FOMC di maggio, il presidente della FED, Jerome Powell, aveva segnalato una possibile pausa.

"Crediamo che la pausa possa essere decisa nel prossimo meeting per monitorare gli effetti delle politiche monetarie restrittive sull’economia reale statunitense," spiega Filippo Diodovich, affermando anche di ritenere molto probabile che nel mese di luglio la FED possa tornare a rialzare i tassi in caso le pressioni inflazionistiche non dovessero continuare a scendere, come hanno già preannunciato molti esponenti del FOMC. "Escludiamo che nel corso del 2023 la FED possa decidere di tagliare il costo del denaro. I tassi di interesse rimarranno al di sopra del 5% almeno fino al primo semestre 2024," ha ipotizzato l'esperto.

 

Per la Zona Euro, conclude Filippo Diodovich, nonostante i dati macroeconomici deludenti (Eurozona in recessione tecnica, produzione industriale in forte calo), la BCE non cambierà il proprio posizionamento “hawkish”. A suo avviso, l'istituto centrale europeo promuoverà almeno due rialzi dei tassi di interesse di 25 punti base sia a giugno che a luglio.

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