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Con il persistere della pressione inflazionistica la BCE dovrebbe proseguire con il ciclo di rialzi

di Redazione Lapenna del Web 15 giu 2023 ore 10:25 Le news sul tuo Smartphone

bce_18Pablo Duarte - Senior Research Analyst, Flossbach von Storch Research Institute - ha analizzato i fattori che influenzeranno le prossime misure di politica monetaria della BCE e come queste influenzeranno i mercati europei.

L'esperto sottolinea come negli Stati Uniti e nell'area euro, i tassi d'inflazione headline, grazie alla riduzione dei prezzi dell'energia e alla risoluzione dei colli di bottiglia, sono in calo su base annua. "Ma questo non significa che la pressione inflazionistica sia scomparsa. Nel medio termine ci aspettiamo che i tassi di inflazione negli Stati Uniti e nell’Eurozona si stabilizzino su valori superiori all’obiettivo del 2%. A meno che non si verifichi una recessione e la pressione deflazionistica non torni a farsi sentire" scrive Pablo Duarte. 

L'analista ritiene che saranno tre i principali motivi che influenzeranno il percorso della BCE nel rialzo dei tassi: l'andamento dell'inflazione, le mosse di politica monetaria della FED e la possibilità che l'Europa entri in recessione. "Se l’inflazione si mantiene a livelli elevati, i falchi della Banca centrale europea avranno più argomenti a favore di tassi più alti. Tuttavia, questo non accadrà nel caso di un ulteriore rallentamento dell’economia dell’Eurozona e di un inasprimento delle condizioni finanziarie, il consiglio della BCE avrà meno argomenti per ulteriori rialzi" ha segnalato l'esperto.

Inoltre, Pablo Duarte ha ricordato la BCE ha sempre tenuto conto dell’operato della FED e ha sempre affermato di dipendere dai dati. "Pertanto, se la Federal Reserve procederà con la pausa annunciata, la BCE potrebbe seguirne l’esempio in futuro", ha ipotizzato l'analista.

Pablo Duarte ritiene che la variabile principale, comunque, rimarrà il tasso di inflazione, anche se la banca centrale potrebbe accettare un obiettivo di inflazione più elevato, senza dichiararlo esplicitamente. "Non va dimenticato che la BCE è fortemente condizionata sotto il profilo fiscale; pertanto, anche i costi di rifinanziamento di paesi fortemente indebitati come l’Italia e la Spagna incideranno sulle tempistiche relative all’interruzione del ciclo di rialzi della BCE", ha concluso l'analista.

 

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