PIL Italia: le stime di Standard & Poor's sul 2016 e sul 2017
di Redazione Soldionline 14 gen 2016 ore 15:26 Le news sul tuo SmartphoneL'Italia dovrebbe registrare una crescita del Prodotto interno lordo dell'1,3% quest'anno e dell'1,4% nel 2017, ma la ripresa rimane fragile, minacciata dalle numerose variabili internazionali, come la Cina e il prezzo del petrolio. Queste le previsioni di Standard & Poor's per l'economia italiana. Jean-Michel Six, capo economista di S&P per l'area Emea, che comprende Europa, Medio Oriente e Africa, ha spiegato che, "finalmente dopo sette anni la crescita economia è tornata, anche se la situazione rimane fragile".
Il motore principale della crescita, ha sottolineato l'economista nel corso di una conferenza stampa, è la domanda interna "più forte" rispetto agli scorsi anni. L'incertezza "più grande" riguarda invece gli investimenti, che in Italia e in Europa potrebbero essere rinviati nel caso in cui aumentassero i problemi per la Cina e per le economie emergenti e se il prezzo del petrolio dovesse continuare a scendere.
La ripresa, avverte Six, ''potrebbe non durare'' nel caso in cui dovessero peggiorare le diverse variabili che già ora agitano i mercati. ''Siamo ragionevolmente fiduciosi che la ripresa trainata dalla domanda interna si consolidi nel 2016 e nel 2017, ma i rischi ci sono''.
L'Italia, come anche il resto d'Europa, dovrebbe continuare sul sentiero delle riforme e l'allentamento della pressione dei mercati ''dovrebbe essere considerato come uno spazio per procedere con nuove riforme'', spiega l'economista di S&P. ''Indubbiamente riforme come il Jobs Act hanno iniziato ad avere effetti positivi sul mercato del lavoro e questo dimostra che quando le riforme sono ben orchestrate possono avere effetti positivi'' sulla crescita. (Red/AdnKronos, da adnkronos.com)