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Pil Italia: +6,2% nel quarto trimestre 2021

Il Pil italiano ha registrato un aumento dello 0,6% rispetto al trimestre precedente. Il dato annuale è stato leggermente inferiore alla stima preliminare diffusa il 31 gennaio 2022 (+6,4%).

di Redazione Soldionline 4 mar 2022 ore 10:24

PIL ITALIA, IL DATO DEL QUARTO TRIMESTRE 2021

pil-italia-2020Secondo le indicazioni comunicate dall'ISTAT, nel quarto trimestre 2021 il Pil italiano ha registrato un aumento dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e una crescita del 6,2% nei confronti del quarto trimestre del 2020. Il dato annuale è stato leggermente inferiore alla stima preliminare diffusa il 31 gennaio 2022 (+6,4%).

Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna sono in aumento, con una crescita dello 0,2% dei consumi finali nazionali e del 2,8% degli investimenti fissi lordi. Le importazioni sono aumentate del 4,2%, mentre le esportazioni sono risultate stazionarie.

L'Istat ha segnatato il quarto trimestre del 2021 ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al quarto trimestre del 2020.

La variazione acquisita per il 2022 è pari a +2,3%.

 

PIL ITALIA 2021, I GRAFICI

I grafici dell'andamento del Pil italiano (tendenziale e congiunturale) negli ultimi anni fino al quarto trimestre 2021 (fonte comunicato stampa ISTAT):

pil-italia-quarto-trimestre-2021-aggiornamento

 

PIL ITALIA, IL DATO DEL TERZO TRIMESTRE 2021

Secondo le indicazioni comunicate dall'ISTAT, nel terzo trimestre 2021 il Pil italiano ha registrato un aumento del 2,6% rispetto al trimestre precedente e una crescita del 3,9% nei confronti del terzo trimestre del 2020. Il dato annuale è stato leggermente superiore alla stima preliminare diffusa a fine ottobre (+3,8%).

La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e di un aumento sia in quello dell’industria, sia in quello dei servizi.

L'Istat ha segnatato il terzo trimestre del 2021 ha avuto tre giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al terzo trimestre del 2020.

La variazione acquisita per il 2021 è pari a +6,2%.

 

PIL ITALIA, IL DATO FINALE DEL SECONDO TRIMESTRE 2021

Secondo le indicazioni definitive comunicate dall'ISTAT, nel secondo trimestre 2021 il Pil italiano ha registrato un aumento del 2,7% rispetto al trimestre precedente e un balzo del 17,3% nei confronti del secondo trimestre del 2020. La lettura conferma i dati preliminari diffusi nelle settimane precedenti che battevano il consensus degli analisti.

Rispetto al trimestre precedente tutti i principali aggregati della domanda interna hanno registrato un’espansione, con un aumento del 3,4% dei consumi finali nazionali e del 2,4% degli investimenti fissi lordi. Le importazioni e le esportazioni sono aumentate, rispettivamente, del 2,3% e del 3,2%.

L'Istat ha segnatato il secondo trimestre del 2021 ha avuto una giornata lavorativa in più sia rispetto al trimestre precedente sia rispetto al secondo trimestre del 2020.

La variazione acquisita per il 2021 è pari a +4,7%.

 

PIL ITALIA, IL DATO FINALE DEL PRIMO TRIMESTRE 2021

Secondo le indicazioni finali comunicate dall'ISTAT, nel primo trimestre 2021 il Pil italiano ha registrato un aumento dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e una contrazione dello 0,8% nei confronti del primo trimestre del 2020.

I dati sono stati rivisti al rialzo rispetto a quelle diffuse il 30 aprile scorso, quando la variazione congiunturale del Pil era stata del -0,4% e quella tendenziale del -1,4%.

L'Istat ha segnatato il primo trimestre del 2021 ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al primo trimestre del 2020.

La variazione acquisita per il 2021 è pari a +2,6%.

 

PIL ITALIA, COS'E' E COSA MISURA

Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato (Pil) rappresenta il risultato finale dell'attività produttiva delle unità residenti. E' pari alla somma del valore aggiunto ai prezzi base delle unità produttive residenti, più le imposte sui prodotti al netto dei contributi ai prodotti.

L'ISTAT ne diffonde una variazione percentuale congiunturale, calcolata rispetto al trimestre precedente, e una tendenziale, calcolata cioè rispetto all'anno precedente.

L'ufficio di statistica, prima di annunciare un dato finale, diffonde una versione preliminare dell'indicatore.

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