NAVIGA IL SITO

La narrativa dei due tassi di inflazione non conforta la BCE

di Redazione Lapenna del Web 17 feb 2023 ore 10:33 Le news sul tuo Smartphone

bce_18Secondo Martin Wolburg -  Senior Economist di Generali Investments - dopo la stima flash dell'inflazione nell'euro area a gennaio all'8,5%, nei mesi futuri l'inflazione continuerà a diminuire, merito soprattutto delle minori difficoltà nell'approvvigionamento di gas e del calo dei prezzi dell'energia, con quest'ultimi destinati a rallentare e ad accentuare il calo dell'inflazione da metà 2023.

Martin Wolburg ha evidenziato che la BCE si è pronunciata annunciando che l'inflazione rimarrà ancora per molto tempo al di sopra dell'obiettivo del 2% e che un'ulteriore salita non è ancora esclusa. "Fondamentalmente, l’aumento della crescita dei salari sulla scia di un forte mercato del lavoro e l’ancora robusta pressione inflazionistica a nostro avviso in cantiere, impedirà all'inflazione sottostante di intraprendere una tendenza al ribasso nel 2023" ha puntualizzato Wolburg.

Di conseguenza, Martin Wolburg ritiene che questa prospettiva di inflazione manterrà la BCE sulle spine e spiega anche la dichiarazione a margine dell'ultima riunione, ovvero che i tassi ufficiali saranno mantenuti ad un livello sufficientemente restrittivo. "I recenti commenti aggressivi da parte dei membri del Consiglio Direttivo hanno sottolineato questo messaggio. Anche i mercati l'hanno capito e concordano con la nostra visione che un taglio del tasso chiave nel 2023 sia improbabile. Continuiamo a prevedere il picco nel tasso sui depositi al 3,5%, livello che sarà mantenuto fino al 2024 inoltrato", ha ipotizzato l'esperto.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
Tutte le ultime su: bce , inflazione , tassi interesse