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Mercati in attesa di Jackson Hole, cosa aspettarsi?

di Edoardo Fagnani 23 ago 2023 ore 13:33 Le news sul tuo Smartphone

federal-reserve_3Il 24 agosto 2023 prenderà il via la conferenza economica di Jackson Hole, la valle situata nello stato dello Wyoming, che durerà fino a sabato 26 agosto e riunirà il meglio dell’élite finanziaria mondiale.

Filippo Diodovich - Senior Market Strategist di IG Italia - ha segnalato che il tema di quest’anno esplorerà i fattori che incidono sull’economia globale. "Mentre l’impatto della pandemia si sta attenuando, è probabile che ci saranno conseguenze a lungo termine sulle economie, sia a livello nazionale che globale, man mano che le strutture commerciali stanno cambiando e i flussi finanziari globali stanno reagendo", ha sottolineato l'esperto. Filippo Diodovich ha aggiunto che la risposta politica alla pandemia e alle sue conseguenze potrebbe avere effetti persistenti mentre le economie si adattano ai rapidi cambiamenti nell’orientamento della politica monetaria e a un sostanziale aumento del debito sovrano. "Le discussioni tra i partecipanti illustreranno come questi sviluppi potrebbero influenzare il contesto della crescita economica e della politica monetaria nel prossimo decennio", ha evidenziato l'esperto.

Secondo Filippo Diodovich l’attenzione sarà tutta rivolta verso il discorso del governatore della FED, Jerome Powell, in programma venerdì 25 agosto alle 16.05 ora italiana, dove si cercheranno di intuire le prossime mosse della Federal Reserve in materia di politica monetaria. "Crediamo che l’obiettivo di Powell sia quello di sottolineare l’impegno della Federal Reserve a mantenere i tassi di interesse su livelli alti per lunghissimo tempo in modo da riportare le pressioni inflazionistiche verso i target tollerati dalla Federal Reserve. Riteniamo che non ci saranno segnali di rilassamento da parte di Powell in politica monetaria perchè i principali risultati non sono ancora stati raggiunti", ha ipotizzato l'esperto.

Le attese di Filippo Diodovich sulla politica monetaria della FED rimangono ancorate sul mantenimento dei tassi di interesse nel range 5,25%-5,50% nei prossimi tre mesi. "Tale posizionamento potrebbe cambiare solamente in caso i prossimi dati macroeconomici dovessero evidenziare una risalita delle pressioni inflazionistiche", ha avvertito l'esperto.

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