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Lavoro, la crisi raddoppia: persi in un anno 945 mila posti (Corriere della Sera)

di Redazione Lapenna del Web 7 apr 2021 ore 07:41 Le news sul tuo Smartphone

contratto-lavoro-apprendistatoI dati pervenuti dall'Istat in merito all'occupazione forniscono un quadro davvero drammatico per il nostro Paese. Rispetto al febbraio del 2020, nello stesso mese del 2021 le persone che lavorano sarebbero scese di 945mila, da 23.142.000 a 22.197.000. In sostanza, la crisi Covid 19 ha fatto perdere agli italiani quasi un milione di posti di lavoro.

Secondo quanto riportato da Enrico Marro per il Corriere della Sera, il dato sarebbe in forte contrapposizione rispetto a quello divulgato nel dicembre del 2020, quando il calo di occupazione era fissato a quota 444mila. La differenza drastica è dovuta a un cambio di metodologia di rilevazione delle forze lavoro, secondo un nuovo regolamento imposto dall'UE. La principale novità è che i lavoratori assenti per più di tre mesi non vengono più considerati occupati, mentre prima sì se percepivano uno stipendio decurtato fino al 50%. Insomma, se prima i cassaintegrati erano conteggiati tra gli occupati, ora non più se la cassa ha superato i tre mesi.

I nuovi standard europei ritraggono un'Italia assai peggiore di quanto non fosse stata fotografata in precedenza. Il calo dell'occupazione si è registrato soprattutto tra i giovani (15-24), con un -14,7% in un anno, contratti a termine (-12,8%) e autonomi (-6,8%). La buona notizia è che sempre a febbraio si sta riscontrando una leggera inversione di tendenza.

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